Apologia di fascismo, i militanti di Militia rischiano il processo

Pubblicato il 4 Maggio 2012 - 16:38 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Associazione per delinquere, violazione della legge Mancino, diffusione di idee fondate sull'odio razziale ed etnico e apologia del fascismo e che minacce alle istituzioni e ai loro rappresentanti. Questi i reati che la Procura di Roma contesta ad alcuni militanti dell'organizzazione di estrema destra Militia arrestati dagli uomini del Ros il 14 dicembre dello scorso anno.

Il pm Luca Tescaroli ha concluso le indagini, passo che di norma anticipa la richiesta di rinvio a giudizio. Con il deposito degli atti, e' facolta' degli indagati chiedere di essere sottoposti all'interrogatorio o produrre documenti o memorie al pm.

In base a quanto accertato dalla procura capitolina gli appartenenti alla organizzazione avevano preso di mira alcune personalita' della politica nazionale tra cui il sindaco di Roma Gianni Alemanno, i presidenti di Camera, Gianfranco Fini e quello del Senato, Renato Schifani con striscioni, manifesti e scritte offensive apparse in piu' punti della citta'.

''Obiettivi'' dell'organizzazione anche il presidente della comunita' ebraica romana, Riccardo Pacifici.

Il 9 gennaio 2009 nella zona di Ponte Lanciani fu esposto uno striscione con la scritta ''Alemanno sionista boia'' mentre nel novembre del 2008 nella zona del Muro Torto apparvero scritte anti-Israele e contro il presidente Fini: ''Israele non e' mai esistito, quella striscia di terra si chiama Palestina''; e sul secondo, la frase: ''Fini rinnegato, infame e antifascista, fascismo stile di vita''.

Nell'ordinanza d'arresto dello scorso dicembre il gip scrive, inoltre, che ''il reato di apologia del fascismo si sarebbe poi concretizzato, attraverso una serie di iniziative finalizzate ad ''esaltare principi, fatti e metodi del fascismo'': ancora una volta attraverso la rivista e le scritte, ma anche utilizzando la ''Palestra popolare Primo Carnera'', a Roma, ''per svolgere l'attivita' di proselitismo e di indottrinamento politico''.