Un filo conduttore tra gli appalti Enav-Finmeccanica e i Grandi eventi

Pubblicato il 24 Novembre 2011 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un collegamento tra le indagini sugli appalti Enav e Finmeccanica e i personaggi che hanno gestito i lavori per i Grandi eventi. Come scrive Fiorenza Sarzanini per Il Corriere della Sera, tutti i passaggi societari e l’esame dei bilanci della Print System di Tommaso di Lernia, l’imprenditore che sta svelando ai magistrati il sistema di finanziamento ai politici, sono stati gestiti dal commercialista della “cricca”. Si tratta di Stefano Gazzani, l’uomo di fiducia del costruttore Diego Anemone.

Sono le carte processuali dell’indagine condotta dal pubblico ministero Paolo Ielo a rivelare quale ruolo abbiano avuto consulenti e faccendieri nell’ombra degli affari conclusi dalle aziende di Stato. Basti pensare che per creare un rapporto con il consigliere politico del ministro Giulio Tremonti, il parlamentare del Pdl Marco Milanese, Pier Francesco Guarguaglini si affidò a Lorenzo Cola che finora ha sempre cercato di prendere le distanze.

Racconta Cola: “Su richiesta di Guarguaglini chiesi a Borgogni, che conosceva l’onorevole Milanese, di attivare questo suo contatto al fine di garantire una comunicazione giornaliera e di alto livello con il ministero. L’effetto tuttavia non venne conseguito. Parallelamente venni contattato da Fabrizio Testa (componente del cda di Enav) che mi rappresentò il problema di Milanese, ossia di liberarsi della barca, così diedi a Di Lernia l’incarico di definire la questione”.

Alla fine la soluzione fu che Di Lernia si accollò l’onere di pagare le rate di leasing. Aggiunge Cola: “Ovviamente ne parlai con Borgogni, il quale, consapevole del fatto che la barca veniva acquistata per fare un favore a Milanese e per un valore assolutamente superiore a quello reale attraverso una delle società collegate ai subappalti di Selex, mi manifestò il suo accordo. Dopo tale episodio, poiché Finmeccanica aveva interesse ad accedere ai benefici della legge 808 chiesi, insieme a Guarguaglini, a Borgogni di contattare Milanese per rappresentargli il buon diritto di Finmeccanica. L’incontro avvenne, ma dopo mi telefonò Testa per dirmi che Borgogni si era recato da Milanese per chiedere di trovare una collocazione a Zappa (allora direttore generale). Decisi quindi di occuparmi direttamente della questione e incontrai Milanese tre o quattro volte. Dopo tali incontri organizzai una cena a casa mia alla presenza di Testa, Guarguaglini e Milanese con lo scopo di realizzare, cosa che poi avvenne, un rapporto diretto”.