Appalti Palazzo Chigi: 4 anni e sei mesi all’ex generale Ragusa

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Novembre 2016 - 19:51 OLTRE 6 MESI FA
Appalti Palazzo Chigi: 4 anni e sei mesi all'ex generale Ragusa

Appalti Palazzo Chigi: 4 anni e sei mesi all’ex generale Ragusa

ROMA – Un appalto da quattro milioni di euro, confezionato su misura per società “amiche”. Un espediente costato caro al generale dei carabinieri in pensione Antonio Ragusa, accusato di corruzione e di turbativa d’asta, e condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione, dalla quarta sezione del tribunale di Roma.

L’appalto in questione, bandito nel 2009, era relativo alla informatizzazione di Palazzo Chigi. All’epoca Ragusa era il responsabile del Dipartimento per le risorse strumentali dell’edificio sede del governo. Secondo l’accusa, l’allora titolare del Dipartimento avrebbe pianificato e confezionato l’appalto del valore di quattro milioni di euro affinché fosse assegnato alla società Italgo dell’imprenditore Anselmo Galbusera. L’appalto per l’information technology di palazzo Chigi, fu assegnato a Galbusera e da questi ceduto in subappalto ad una serie di società, tra le quali una di cui era titolare Marco Napoli, genero di Ragusa.

Secondo la procura il vantaggio ottenuto dall’allora capo del Dipartimento della Risorse Strumentali era rappresentato proprio dal subappalto, valore 117 mila euro, finito al genero. La Italgo, inoltre, è una società partecipata al 50% da Selex Sema (gruppo Finmeccanica) il cui presidente Sabatino Stornelli, ebbe, per gli inquirenti, un ruolo nell’ideazione dell’appalto.

Nel fare proprie le richieste di condanna del pm Paolo Ielo, i giudici della quarta sezione del tribunale, i quali hanno processato Ragusa con il rito immediato, hanno inflitto all’imputato anche l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Galbusera ha patteggiato a suo tempo la pena, mentre Napoli ed altri indagati saranno giudicati con il rito ordinario.

Per questa vicenda Ragusa fu posto agli arresti domiciliari il 19 febbraio 2014. Nell’inchiesta della procura di Roma, ma per un filone riguardante un giro di fatture emesse nel 2011 dalla società “Four Consulting” per operazioni inesistenti (250 mila euro), è stato coinvolto anche l’uomo d’affari Luigi Bisignani il quale ha poi patteggiato due mesi di reclusione.