Arezzo, esplode un laboratorio alimentare: cinque feriti

di Andrea Andrei*
Pubblicato il 19 Gennaio 2010 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA

Il luogo dell'incendio

È stata probabilmente una bombola del gas ad aver causato l’esplosione che ieri mattina ha distrutto un laboratorio artigianale per la lavorazione delle carni e la preparazione di porchetta a Monte San Savino, in provincia di Arezzo. Nell’incendio che si è sviluppato subito dopo sono rimaste coinvolte cinque persone, fra cui un uomo di 56 anni, titolare dell’impresa, con la moglie e il figlio, rispettivamente di 50 e 24 anni. Ferite anche due donne di 48 e 66 anni, impiegate presso la ditta come operaie.

Da una ricostruzione dei vigili del fuoco di Arezzo, accorsi sul posto con i Carabinieri e il 118, intorno alle 11 dev’essere fuoriuscito del gas da una delle bombole adibite alla cottura della carne, saturando in breve tempo l’intera struttura. Dopo lo scoppio, causato forse da un ritorno di fiamma, è divampato un incendio.

Alessandro Vestri, il figlio del titolare, avvolto dalle fiamme, mentre cercava di strapparsi i vestiti di dosso è stato soccorso da un parente e portato all’ospedale di Monte San Savino. Trasferito subito in elicottero al centro grandi ustionati dell’ospedale di Pisa, il ventiquattrenne ha riportato ustioni sul 50 per cento del corpo. Ora è ricoverato in prognosi riservata insieme all’operaia di 48 anni, le cui condizioni sembrano essere altrettanto serie.

Il proprietario del laboratorio e la moglie sono invece ricoverati presso la Misericordia di Monte San Savino e guariranno in trenta giorni. Solo ustioni lievi per l’altra operaia, che è stata medicata e dimessa.

*Scuola di Giornalismo Luiss