Arezzo lancia i pannolini ecologici, anche i bebè aiutano il Pianeta

Pubblicato il 19 Gennaio 2010 - 19:25 OLTRE 6 MESI FA

Con i pannolini all’amido di mais anche i bebé possono aiutare il Pianeta, con un risparmio di Co2 consistente. Ecologici e monouso i pannolini prenderanno il posto di  quelli tradizionali composti, invece, sia da fonti fossili (cioé derivati del petrolio) sia da cellulosa (che incrementa la deforestazione).

E proprio un impianto per eco-pannolini sarà inaugurato il 23 gennaio in provincia di Arezzo, a Castel San Niccolò, dal gruppo Wip (Wellness innovation project). A livello tecnico, la nuova famiglia di materiali ecocompatibili, biodegradabili ottenuti da polisaccaridi (amidi) vegetali, cioé i biopolimeri, può validamente sostituire i materiali di sintesi derivati da petrolio.

La biodegradabilità di questi pannolini è mediamente pari almeno all’80%. L’obiettivo prefissato è quello di arrivare entro il 2010 a oltre il 90% ed avviare le procedure per ottenere la certificazione di compostabilità. Per avere un’idea della dimensione del mercato del pannolino monouso, ogni anno nell’Unione europea sono prodotti approssimativamente 25 miliardi di pannolini monouso che se messi in fila coprirebbero 32 volte la distanza tra la Terra e la Luna (pari a 384.000 km), oppure potrebbero creare una ciambella all’equatore spessa 312 giri completi da 40.000 km ciascuno. I pannolini monouso catturano sul mercato oltre il 98% della domanda mondiale di pannolini per bambini. In Europa il volume d’affari del settore è pari a circa un miliardo di euro.

Per quanto riguarda il Pianeta, mediamente il 50% di un pannolino monouso in commercio è composto da derivati dal petrolio non biodegradabili e non sostenibili, il restante da cellulosa ricavata da alberi. E a controllare il 90% circa di questo mercato sono pochissime multinazionali.