Ferrara, giornalista molestava un sacerdote: arrestata per stalking

Pubblicato il 21 Aprile 2010 - 13:07 OLTRE 6 MESI FA

Una giornalista di 30 anni è stata arrestata per aver molestato un prete di 32 anni dell’Argentano, in provincia di Ferrara. La donna avrebbe dovuto subire un processo per stalking, ma il sacerdote ha ritirato la querela nei suoi confronti.

Dopo mesi di sopportazione, il sacerdote e i suoi legali (Daniela Vitali ed Elena Cavallini) si videro costretti a presentare la denuncia nell’estate 2009, per le continue intromissioni della donna nella vita pubblica e privata del religioso: la giovane si presentava nell’Argentano, nei fine settimana, lasciava bigliettini imbarazzanti in chiesa e creava di fatto pettegolezzi nei parrocchiani. Tutto infatti accadeva sotto i loro occhi.

Alcuni si fidavano del prete, altri avevano dubbi che fosse lui a non essere corretto: era facile voler credere alle illazioni di una presunta relazione. Da qui il ricorso alla giustizia. Procura e giudici di Ferrara, investiti della vicenda, arrivarono addirittura a ordinare misure cautelari nei confronti della donna: prima obbligo di firma, che aveva violato (con le incursioni nel fine settimana, da Milano all’Argentano), poi aggravata con gli arresti domiciliari.

“Ci era dispiaciuto denunciare tutto – ha spiegato l’avvocato Daniela Vitali – ma siamo stati costretti, dopo aver tentato tutte le possibili mediazioni”. Al processo c’é stata la remissione di querela (la persona che subisce un reato accetta di cancellarlo), ma alla condizione che non si ripeta più quella pressione ossessionante, e con garanzie da parte della famiglia della donna che la controllino di più e che non la facciano avvicinare al sacerdote.

La donna si è sempre giustificata spiegando che il suo trasporto verso il sacerdote, con azioni pressanti e asfissianti (o almeno ritenute tali dal parroco), era dettato solo e soltanto da “amore spirituale”. Non è proprio così che il parroco l’ha vissuta, tanto da chiedere consiglio anche al vescovo di Ravenna e poi mettersi nelle mani dei legali, costretti a denunciare la donna per stalking.