Arrestati per tangenti i consiglieri comunali del Lazio Renzo Antonini e Nicola Bianchi

Pubblicato il 16 Febbraio 2012 - 18:42 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Politici locali in manette, sorpresi mentre intascavano tangenti. A prendere mazzette erano due consiglieri comunali, Renzo Antonini (Pd) e Nicola Bianchi (Udc), di due diverse citta' del litorale romano e pontino, rispettivamente Pomezia e Sabaudia.

Antonini, del Pd, e' stato arrestato proprio di fronte al municipio di Pomezia, in piazza Indipendenza, colto in flagranza dai carabinieri mentre intascava denaro, circa 2.500 euro, consegnato da una persona all'interno di un'automobile. E li avrebbe presi proprio a poche ore dall'inizio della seduta del consiglio comunale.

A consegnare il denaro al consigliere del Pd sarebbe stato uno dei responsabili di una ditta che si occupa di facchinaggio e pulizie.

Antonini, che e' anche un noto sindacalista, era da tempo finito nel mirino degli inquirenti, sospettato di intascare bustarelle per favorire l'assegnazione di appalti. A quanto si e' appreso da ambienti investigativi, alcuni giorni fa un'altra ditta avrebbe consegnato ad Antonini un'altra somma di denaro. Ma stavolta a seguire l'operazione, e pronti ad intervenire, c'erano i carabinieri del Noe di Roma che poco dopo hanno fermato Antonini, tra molti cittadini e politici presenti a due passi dal Comune.

Stessa sorte per un consigliere comunale di Sabaudia, Nicola Bianchi, 76 anni, capogruppo dell'Udc e delegato del sindaco alle politiche demaniali: e' stato arrestato in flagranza di reato, proprio mentre riceveva dalle mani di un imprenditore 5mila euro in contanti, che erano una parte del prezzo pattuito per il cambio di destinazione d'uso di uno stabile. L'uomo e' stato bloccato dagli investigatori della squadra mobile di Latina, che hanno fatto scattare l'indagine dopo una formale denuncia.

A presentarla era stato lo stesso noto imprenditore pontino, che aveva raccontato alla polizia di aver ricevuto dal consigliere Bianchi una serie di pressioni per convincere il proprietario dello stabile in questione a chiedere una modifica urbanistica sull'immobile e la proposta di pagare la somma di 15mila euro per ottenerla. Bianchi contava sull'amicizia tra l'imprenditore e il proprietario.

All'appuntamento concordato tra l'imprenditore e il consigliere hanno assistito anche gli investigatori. Poco dopo lo scambio e' scattato l'arresto in flagranza. Ma le indagini sono ancora in corso e puntano ad analizzare il materiale sequestrato durante la perquisizione domiciliare e ad acquisire ulteriori elementi a carico dell'arrestato, individuando eventuali altre vittime.