Arrestato per coca, ma era zucchero: scagionato dopo 26 giorni

Pubblicato il 24 Aprile 2010 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA

Una telefonata anonima ai carabinieri, una bustina con polvere bianca nascosta dietro il cerchione dell’auto e che al narcotest è risultata essere cocaina. E’ finito così agli arresti domiciliari per 26 giorni un barbiere di Brindisi, di 29 anni, che solo dopo la consulenza tecnica disposta dal pm è stato completamente scagionato: la polvere era zucchero a velo, non droga.

La notizia è riportata da quotidiani locali. L’uomo, Marco Santese, di 29 anni, era stato arrestato dai carabinieri mentre era al lavoro nel negozio di barbiere dove presta servizio da dieci anni. Indagini sono ora in corso per accertare chi sia il responsabile della falsa segnalazione.