“Pizzo chiesto alla fiction con Scamarcio”: 41 arresti per mafia a Palermo

Pubblicato il 23 Ottobre 2012 - 10:47 OLTRE 6 MESI FA
Palermo. 41 arresti per mafia nel quartiere Noce

PALERMO –  Chiedevano il pizzo anche per i set delle fiction sulla mafia di produzione Rai Magnolia. Nel quartiere della Noce, a Palermo, la polizia ha arrestato 41 persone in una maxi operazione anti mafia nella mattina del 23 ottobre.

Le accuse dell’ordinanza firmata dal Gip su richiesta della Dda sono di associazione mafiosa, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, interposizione fittizia, possesso ed uso illegale di armi da fuoco ed altri reati.

L’operazione ha consentito di ricostruire integralmente l’attuale organigramma, nonché i vertici operativi di tre famiglie mafiose: ”Noce”, Altarello e ”Cruillas-Malaspina”, incardinate nel mandamento mafioso.

Tra i capi arrestati ci sono Gaetano Maranzano per Cruillas, Vincenzo Tumminia per Altarello e Fabio Chiovaro alla Noce. Chiovaro è il più “autorevole” tra i tre nomi, nonostante il numero uno della Noce sia Franco Picone, al momento agli arresti domiciliari.

Nell’ambito dell’inchiesta gli inquirenti hanno individuato i responsabili delle estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti, alcuni dei quali hanno denunciato i loro taglieggiatori.

Il racket avrebbe imposto il pizzo persino alla produzione Rai di “Magnolia film” per la fiction “Il segreto dell’acqua”, che vedeva protagonista Riccardo Scamarcio,  andata in onda lo scorso inverno.

Le indagini, condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno registrato anche la violenta reazione dei capi del mandamento al tentativo di ribaltare le gerarchie da parte di alcuni ”emergenti”. E’ emersa inoltre una fitta rete di relazioni tra gli esponenti di vertice del mandamento della Noce e quelli di altre famiglie della città, anche attraverso alcuni summit mafiosi monitorati dagli investigatori.

L’inchiesta ha consentito, infine, di accertare il sostegno economico fornito alle cosche dalle numerose agenzie di scommesse sportive dislocate sul territorio, riconducibili a Cosa Nostra e poste sotto sequestro.

Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, intervenuta a Palermo per il primo ciclo di conferenze antimafia del centro Pio La Torre, ha commentato: “Sono molto felice di essere qui ed esprimo ammirazione al questore per l’operazione compiuta. E’ un momento importante e significativo. E’ emerso che il problema delle estorsioni – ha osservato il ministro – c’è ed esiste e che comunque lo Stato reagisce, è importante la capacità di reazione e risposta che hanno saputo dare gli apparati delle forze dell’ordine su questo tema. E’ una speranza in più per i giovani, i problemi ci sono ma occorre affrontarli”.