Arrigoni, in centinaia ai funerali a Bulciago, sulle note di “Bella ciao”

Pubblicato il 24 Aprile 2011 - 16:25 OLTRE 6 MESI FA

BULCIAGO (LECCO) – L’ultima a salire sulla pedana per ricordare Vittorio è sua madre. Egidia Beretta, sindaco di Bulciago, riesce ancora a trovare la forza di sorridere alle centinaia di persone che si sono alzate in piedi per farle coraggio. ”Vittorio, Vittorio”, gridano.

E’ il momento degli ultimi saluti a Vik Utopia, 36 anni, ucciso a Gaza, in Palestina, il 14 aprile scorso. In centinaia sono arrivati a Bulciago, il paesino della Brianza lecchese dove era nato Vittorio Arrigoni, per i suoi funerali. A gruppi, in delegazioni, con pullman dall’Italia e dall’estero, portandosi dietro anche i figli piccoli, tanti che condividevano gli ideali che avevano spinto Vik in Palestina lo hanno voluto salutare.

Sono arrivati portando bandiere, italiane, palestinesi, della pace. Indossando kefiah e magliette con la scritta ‘A Vik’ o ‘Restiamo umani’, l’appello preferito dal giovane attivista. Quasi tre ore per un lungo addio, prima la Messa, poi il ricordo degli amici, dei compagni di lotta, delle istituzioni locali e infine della madre.

”Vittorio non era né un eroe ne’ un martire – ha detto – ma solo un ragazzo che ha voluto riaffermare con una vita speciale che i diritti umani vanno sempre rispettati e difesi ovunque”.

Due momenti molto diversi nel palazzetto dello sport di Bulciago, tappezzato dentro e fuori di striscioni per Vik. Il rito religioso è stato celebrato dal parroco don Fabrizio e dall’ex parroco don Celestino che ha ricordato vittorio bambino e adolescente. Concelebrante l’Arcivescovo di Gerusalemme Hilarion Capucci. Sue le parole più forti. ”Per noi Vittorio è un eroe, un martire, un santo – ha detto – come un Vescovo ha difeso il suo gregge e il suo gregge era il popolo palestinese”.

Quindi la parte ‘laica’ dell’addio a Vittorio con la banda degli Ottoni che ha eseguito ‘Bella ciao‘ le grida di vittoria, gli incitamenti alla lotta del popolo palestinese. E’ stato il momento del saluto degli amici ma anche delle istituzioni, una quindicina i sindaci presenti. ”Ma ci inquieta l’assenza totale del nostro governo nazionale – ha detto con tono duro don Nandino Capovilla, coordinatore nazionale Pax Christi Italia – ci inquieta ma non ci sorprende più”. L’Anpi di Como ha annunciato che dedicherà a Vittorio Arrigoni la festa di domani del 25 aprile.