Asl Imperia: esami alla gatta dell’amica, i pazienti in coda al pronto soccorso

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Novembre 2016 - 12:17 OLTRE 6 MESI FA
Asl Imperia: esami alla gatta dell'amica, i pazienti in coda al pronto soccorso

Asl Imperia: esami alla gatta dell’amica, i pazienti in coda al pronto soccorso

IMPERIA – Con il pronto soccorso affollato di pazienti, il medico dava priorità alla gatta di un’amica, sottoposta a esame radiologico e del sangue. E’ uno degli episodi contestati alle persone indagate per peculato a Imperia.

Il sistema di privilegi creato in alcune strutture ospedaliere della Asl 1 per favorire amici di dipendenti dell’azienda ospedaliera godeva di una impunità tale che era arrivato anche a permettere di dare la priorità delle cure ad una gatta. Questo episodio, che emerge dall’indagine, è stato definito dalla Guardia di finanza “intollerabile”. Così gli investigatori lo raccontano: “Mentre numerosi pazienti erano in attesa al pronto soccorso di un ospedale della zona, il medico responsabile dell’urgenza si premurava di far effettuare un esame radiologico e esami del sangue alla gattina di una amica pur avendo pazienti in attesa”.

Pilotavano le liste di attesa per esami medici a vantaggio di amici, vidimavano fatturazioni per prestazioni non svolte ai centri convenzionati, usavano le strutture sanitarie pubbliche a fini personali. Avveniva in strutture della Asl 1 di Imperia. Su questo sta indagando la Guardia di finanza che, coordinata dalla procura, ha compiuto 32 perquisizioni in abitazioni e uffici delle persone indagate, funzionari pubblici e responsabili di strutture sanitarie convenzionate. Sono stati sequestrati numerosi documenti. I reati contestati sono peculato, truffa ai danni dello Stato, falso e abuso d’ufficio. Ma sono stati individuati anche “profili corruttivi”.

Nel mirino della Gdf è finita la cosiddetta “Struttura governo clinico e monitoraggio attività assistenziali” della Asl 1 e centri privati convenzionati. Gli investigatori stanno cercando conferme all’ipotesi secondo cui “sarebbe stato creato un centro prenotazioni parallelo per ottenere prenotazioni di prestazioni mediche per amici in modo da scavalcare altri pazienti facendo così allungare le liste d’attesa. Il reato di peculato emerge dall‘uso di strutture pubbliche a fini privati, quello di truffa per il pagamento di fatture per prestazioni non eseguite, il falso e l’abuso d’ufficio per aver creato un sistema di prenotazioni parallelo.