Milano. Asportano seno per tumore che invece non c’è, denunciati due ospedali

Pubblicato il 6 Aprile 2010 - 08:17 OLTRE 6 MESI FA

Diagnosticano un tumore maligno al seno sinistro. La operano e le asportano la mammella, ma il cancro non c’è, non c’è mai stato. Protagonista dell’ennesimo caso di malasanità italiana una donna di 47 anni, Maria Antonietta Maturo di Biandronno, nel varesotto. Nel maggio del 2007 la donna nota un nodulo sul seno sinistro e inizia il calvario degli esami diagnostici. Si rivolge a un medico privato di Milano che la sottopone a un ago aspirato e le prescrive altri esami.

All’ospedale di Saronno fa una mammografia, da cui risulta che il nodulo è benigno, e un’ecografia mammaria che invece dà esito incerto. Ma quando torna all’ospedale per ritirare il referto scopre che la diagnosi (“cellule tumorali maligne”) si riferisce al seno destro anziché al sinistro. Decide allora di chiedere altri pareri e si rivolge all’Istituto dei Tumori di Milano, ma qui i tempi di attesa sono troppo lunghi. Quindi i primi di luglio va alla Macedonio Melloni dove la visitano due specialisti.

È il 17 luglio quando Maria Antonietta viene ricoverata al Fatebenefratelli dove la sottopongono a un intervento di mastectomia sottocutanea sinistra, nonostante le discrepanze tra i precedenti esami. Resta ricoverata fino alla fine del mese quando il chirurgo plastico dell’ospedale la informa che dall’esame istologico del seno asportato non risulta alcuna cellula cancerogena. Anzi, la diagnosi è di una patologia benigna che non aveva alcun bisogno di quell’operazione che costringe in seguito la donna a vari trattamenti di chirurgia plastica.

La donna, che non ha ancora ricevuto alcun indennizzo e vive della generosità dei suoi vicini perché non è più in grado di fare la badante, ha citato in giudizio entrambi gli ospedali. Due sono le cause aperte: una civile (la prima udienza è fissata il 5 maggio) in cui chiederà i danni biologici e morali alle due strutture, l’altra penale.