Assenteismo a Sanremo, licenziati altri 10 dipendenti

di redazione Blitz
Pubblicato il 31 Gennaio 2016 - 19:15 OLTRE 6 MESI FA

SANREMO (IMPERIA) – Assenteismo al Comune di Sanremo, ancora licenziamenti: dieci dipendenti sono stati mandati via come effetto dell’inchiesta “Stakanov” sull’assenteismo che nell’ottobre scorso portò a 35 arresti per truffa e falso.

Dopo le indagini della commissione disciplinare del Comune, a perdere il posto di lavoro sono stati altri dieci dipendenti. Fra questi c’è anche il dipendente colpevole di aver praticato il canottaggio durante l’orario di lavoro.

Sale così a 18 il numero dei licenziati e, secondo indiscrezioni, potrebbe raddoppiare. Gli ultimi licenziamenti riguardano sei dipendenti dell’Anagrafe, uno dell’Ufficio Finanze, uno dei Lavori Pubblici e uno dell’Archivio.

Quanto all’istruttore direttivo dell’Arredo Urbano, Alessandro Vellani, sorpreso a praticare canottaggio durante le ore di lavoro, gli vengono contestate decine di episodi e un danno erariale che si aggirerebbe intorno ai cinquemila euro. Il suo difensore, l’avvocato Alessandro Mager, parla però di cifre più basse e sostiene che l’impiegato non aveva intenzione di truffare il Comune, ma che ha avuto un comportamento superficiale in quanto riteneva di potersi gestire le ore di lavoro.

I licenziamenti sono stati decisi dalla Commissione Disciplinare, con a capo il segretario generale del Comune di Sanremo, Concetta Orlando, che dovrebbe terminare i lavori, entro il prossimo 20 febbraio. Nei giorni scorsi era stato licenziato anche il vigile che era stato ripreso a timbrare il cartellino in mutande, immagine che era divenuta il simbolo di tutta l’inchiesta.

L’INCHIESTA – L’inchiesta ‘Stakanov’ della Guardia di finanza ha fatto emergere al Comune di Sanremo un sistema collaudato per farsi gli affari propri durante l’orario di lavoro: il 22 ottobre 35 dipendenti vennero posti ai domiciliari con l’accusa di truffa e falso. Ma al lavoro c’è anche la Commissione disciplinare del Comune che sta vagliando le circa 200 posizioni segnalate dalle Fiamme gialle: all’esito degli accertamenti della Commissione sono scattati i licenziamenti.