Boscoreale, per capire se vai a lavorare il Comune ti prende l’impronta

Pubblicato il 2 Agosto 2012 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA
(Foto LaPresse)

BOSCOREALE (NAPOLI) – Impronte digitali al posto dei badge per gli impiegati del Municipio di Borscoreale. La misura arriva, con l’ok dei sindacati, dopo che nel 2011 123 dipendenti su 140 sono stati indagati accusati di assenteismo. 

Al momento le impronte digitali verranno rilevate in via sperimentale solo ad otto dirigenti e quindici impiegati, tutti volontari, come scrive La Stampa. Ma i macchinari per il riconoscimento ottico delle impronte in Municipio ci sono già, installati dopo il blitz dei carabinieri di un anno fa. Solo che fino ad ora non sono mai stati usati perché i sindacati si sono sempre opposti. Fino al 1° agosto, quando hanno detto sì.

Ora serve anche il consenso del Garante della privacy, che in alcune occasioni passate si è dimostrato contrario a queste pratiche. Secondo il Garante, infatti, l’uso delle impronte digitali per controllare la presenza dei dipendenti nei luoghi di lavoro sarebbe “troppo invasivo della sfera personale e della libertà individuale” e, in molti casi, “per raggiungere lo stesso scopo, altre tecniche più proporzionate ed ugualmente efficaci”.

Quello di Boscoreale non è il solo Comune campano ad aver pensato alle impronte digitali per contrastare l’assenteismo. Nel 2007, ricorda la Stampa, i dipendenti del Comune di Giugliano insorsero davanti alla proposta di installare dei rilevatori biometrici. Tanto bastò a fermare la decisione del sindaco. Ma a Boscoreale pare che andrà diversamente.