No Tav a operai cantiere: “Siete condannati”. Ipotesi tentato omicidio per raid

Pubblicato il 15 Maggio 2013 - 12:42 OLTRE 6 MESI FA

(Foto Lapresse)

TORINO – Il tentato omicidio è una delle ipotesi di reato che la Procura di Torino valuta per l’attacco dell’altra notte al cantiere del Tav di Chiomonte. Il fascicolo è aperto contro ignoti. Intanto su un blog No Tav sono apparse minacce contro gli operai del cantiere: “Sono condannati a una difficile convivenza col territorio”

Mercoledì mattina a Palazzo di Giustizia il capo della Digos di Torino, Giuseppe Petronzi, ha incontrato i magistrati che si occupano delle indagini. I pubblici ministeri procedono anche per danneggiamento, porto di materiale esplodente e altri reati satellite.

Secondo le indagini l’attacco è stato coordinato da frange eversive non direttamente collegate al movimento No Tav.

Gianluca Pittavino, uno dei leader di Askatasuna, centro sociale torinese da anni coinvolto nella lotta contro la Tav, appoggia l’attacco che farebbe parte di “strategie legittime di lotta”. “Non penso sia giusto parlare di strategia, credo piuttosto che anche questo governo – che peraltro va contro la volontà di metà degli italiani – esprime la posizione di tutti i governi precedenti, commettendo l’errore di voler a tutti costi proseguire i lavori dell’alta velocità”.