Autovelox clonati e manomessi: 10 rinvii e 300 denunce

Pubblicato il 20 Settembre 2010 - 18:49 OLTRE 6 MESI FA

Dieci richieste di rinvio a giudizio, 300 persone denunciate presso 92 Procure della repubblica competenti per territorio. E’ questo il bilancio della conclusione delle indagini sui misuratori di velocità manomessi e illegalmente installati sulle strade di oltre 120 comuni italiani.

Le indagini furono avviate nei mesi scorsi dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Salerno e coordinate dalla Procura della repubblica di Sala Consilina (Salerno): l’attenzione fu concentrata sui “Velomax” e “Traffiphot III SR” clonati, manomessi ed illegalmente installati su migliaia di strade tra il 2007 ed il 2009, gestiti direttamente e di proprietà della Garda Segnale srl di Desenzano sul Garda (Brescia).

Gli indagati, tra i quali figurano il legale rappresentante della ditta bresciana ed il factotum dell’azienda, devono rispondere secondo le accuse formulate dal procuratore della repubblica di Sala Consilina, Amato Barile, dei reati di abuso d’ufficio, falsità ideologica, usurpazione di funzioni pubbliche.

Il tutto finalizzato alla truffa aggravata in danno di ignari automobilisti, dello Stato e degli enti pubblici. L’operazione, denominata “Devius”, ha consentito di accertare l’emissione di oltre 100 mila verbali, redatti per presunte violazioni al codice della strada con richieste di sanzioni per oltre 13 milioni di euro.

Tra i numerosi comuni anche il piccolo centro calabrese di Camini, dove nel solo 2008 sono state elevate oltre 13 mila infrazioni.