Avellino, Domenico Aschettino spara ai vicini: morte cerebrale per la ragazza incinta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Agosto 2013 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA

Avellino, Domenico Schettino spara ai vicini: un morto e 2 feriti gravi, anche donna incintaAVELLINO – Tragedia a Lauro, in provincia di Avellino: un ex vigilante ha sparato al vicino di casa e alla sua famiglia. L’omicida è Domenico Aschettino, 40 anni, ed è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Avellino dopo una ricerca in tutta la zona del Vallo di Lauro. L’uomo è stato avvistato a poca distanza dalla caserma dei carabinieri, forse era intenzionato a costituirsi.

Per Carolina Sepe, 19 anni, incinta al terzo mese di gravidanza, i medici dell’ospedale “Cardarelli” di Napoli hanno registrato la morte cerebrale. Ora si attendono le canoniche 72 ore per staccare le macchine che la tengono in vita. L’ex vigilante Domenico Aschettino ha fatto fuoco uccidendo il padre di lei, Vincenzo. La ragazza è ricoverata insieme al fratello Orlando, 21 anni, anche lui colpito nell’agguato e in gravi condizioni.

In rianimazione anche la suocera della vittima, Bettina Crisci, che è in ospedale a Nola (Napoli) insieme alla moglie di Vincenzo Sepe, Vincenzina Ferraro, di 42 anni, la meno grave dei quattro feriti (è ricoverata nel reparto ortopedia).

La notizia della morte cerebrale della giovane donna dai medici al pm Antonella Salvatore. che indaga sulla vicenda. All’origine dell’episodio motivi di viabilità così come raccontato dallo stesso omicida: una mancata precedenza in una delle strade del piccolo centro irpino avvenuta nella serata di sabato.Sono stati almeno dieci i colpi di pistola calibro 9×21 esplosi.

Dopo la sparatoria Aschettino è stato bloccato dai Carabinieri mentre stava per costituirsi; ha confessato e ha consegnato l’arma del delitto. E’ accusato di omicidio aggravato e tentativo di omicidio aggravato. Le indagini sono coordinate dal Procuratore della Repubblica di Avellino, Rosario Cantelmo

La tragedia – secondo la ricostruzione dei carabinieri – si è consumata poco prima delle 20 di domenica. Sepe, che lavorava per conto di una cooperativa di pulizie, e Schettino hanno litigato per una mancata precedenza in una strada del paese. Ma potrebbero esserci anche vecchi rancori dietro il litigio, che non è finito lì e non si è sopito, perché l’ex guardia giurata ha preso la pistola che deteneva legalmente ed è andato a casa del vicino, che abita a circa duecento metri dalla sua.

L’uomo ha sparato prima contro il capofamiglia e l’ha ucciso. Poi ha puntato l’arma contro il figlio di 21 anni di Sepe e lo ha colpito con tre proiettili all’addome. In preda a un raptus ha sparato alla testa della nuora di Sepe, 19 anni e incinta, e infine contro la convivente di Sepe, 42enne, e l’ha ferita a una gamba. L’ultimo colpo per un altro familiare di Sepe, che però è riuscito a scappare senza essere ferito.

Il giovane di 21 anni è stato trasportato all’ospedale di Nola. Le sue condizioni sono gravissime, così come è in pericolo di vita anche la 19enne, ricoverata prima a Nola e di lì trasferita in eliambulanza, al Cardarelli di Napoli. I sanitari hanno fatto sapere che la giovanissima è in coma ed in “imminente pericolo di vita”.