Azzolina alla riscossa: “La scuola riapre a settembre regolarmente. Sfido Salvini in tv”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Luglio 2020 - 16:02 OLTRE 6 MESI FA
Azzolina: "Sfido Salvini in tv"

Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina (Ansa)

“La scuola riaprirà regolarmente il 14 settembre, escludo nuovi lockdown. Mi attaccano ma ora vado in tv e spiego io, adesso basta, ho sbagliato a non farlo prima”.

E’ un ministro dell’Istruzione versione Kill Bill la Lucia Azzolina che parla all’Huffington Post.

Troppe le critiche, gli attacchi personali, i veleni, le bassezze (su Dagospia “il chiappone impiegatizio” della ministra al mare). Da Salvini (e passi, anche se al leader leghista lancia un guanto di sfida per un duello in tv).

Ai sindacati (e qui la ferita brucia fin troppo): la Cgil dice che a settembre la scuola in presenza possiamo scordarcela. La Cisl l’accusa di fare solo passerella e promesse che non può mantenere. 

“Mi attaccano perché sono donna, giovane e Cinque stelle, adesso anche basta”, si inalbera.

Azzolina: “Sfido Salvini in tv, adesso basta”

“Dai sindacati mi aspetto collaborazione. Sono pronta ad un confronto televisivo con Salvini sulla scuola”. Lo dice la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina all’Huffington post.

“Non ci sarà più un lockdown generalizzato come quello che c’è stato, siamo molto più pronti.

Nelle linee guida riportiamo quel che il ministero della Salute ha detto si deve fare se si dovessero verificare contagi nelle scuole.

Ci vuole senso di responsabilità da parte di tutti, a partire dalla misurazione della temperatura a casa.

Se un bambino ha 37,5 non lo mettiamo sugli autobus, non lo facciamo uscire da casa, non mettiamo in pericolo gli altri. Prevenzione e precauzione”, prosegue Azzolina.

Arcuri, banchi, linee guida, scuola a distanza…

“Ho voluto la nomina di Arcuri per velocizzare le tempistiche. Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto Semplificazioni e lì ci sono i poteri da commissario straordinario per Arcuri per avviare immediatamente tutto.

Ma anche qui solo polemiche. Prima ci portano ad esempio la bella scuola dei paesi scandinavi, poi quando proviamo a rendere più bella la scuola in Italia solo chiacchiere.

I nuovi banchi serviranno a costruire una scuola innovativa”, spiega ancora la titolare del dicastero di viale Trastevere.

“Stiamo, intanto, scrivendo le linee guida sulla didattica a distanza per colmare il vuoto che c’era. Poi si penserà al contratto nazionale.

Le reggenze dei presidi non finiranno ma saranno di numero inferiore perché assumeremo altri dirigenti scolastici”, conclude. (fonte Ansa)