Baci multati e giocate al Superenalotto: ecco come i sindaci fanno quadrare i conti

Pubblicato il 17 Settembre 2010 - 09:30 OLTRE 6 MESI FA

Multe “creative”, come il divieto di bacio in pubblico, magari una giocata al Superenalotto: ecco come i sindaci si industriano per salvare i bilanci comunali. Il primo cittadino di Melito (Napoli), Antonio Amente, gioca soldi del suo stipendio di medico al Supernalotto con la speranza di portare un po’ di soldi nelle casse del suo Comune.

A Cesena si pagano 520 euro di multa se si dà da mangiare ai piccioni o ai gatti randagi. A Eboli nessuna pietà per gli amanti clandestini: 500 euro chi si bacia in automobile.

Il perchè è presto detto: i soldi che lo Stato versa ai Comuni sono sempre meno: “L’annus horribilis sarà il 2011”, dice il segretario generale dell’Anci, Angelo Rughetti. “Nel 2010 lo Stato ha trasferito ai Comuni 15 miliardi di euro. Nel 2011 saranno 13,5 e nel 2012 scenderemo a 12”.