Arrestati i Balzarini, “re delle pentole”

Pubblicato il 11 Maggio 2012 - 12:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’accusa nei loro confronti è che organizzavano fallimenti pilotati, sottraendo al fisco capitali per importi multimilionari. Con questa accusa cinque imprenditori sono stati arrestati dai finanzieri del Comando provinciale di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica. Gli agenti hanno anche sequestrato dieci societa’ e trenta immobili.

Le persone sottoposte a ordinanza di custodia cautelare sono quasi tutti componenti della famiglia Balzarini, imprenditori svizzeri e noti come i ‘re delle pentole’

Gli uomini della Finanza hanno arrestato Jacqueline e Robert Balzarini, ai domiciliari (solo per ragioni anagrafiche) sono finiti il capostipite Antonio Balzarini e l’amministratore di società del gruppo Giovanna Rolandi. Una quinta persona, John Balzarini (legato in passato con l’impreditrice Fiona Swaroski), risulta al momento irreperibile.

Secondo l’accusa i Balzarini, in base a quanto accertato dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal sostituto Stefano Rocco Fava, tramite una fitta rete di società ed una serie di fallimenti pilotati si sarebbero sottratti al pagamento delle tasse per circa 100 milioni di euro (70 già iscritti a ruolo e 30 da parte di società in procinto di fallire).

Agli arrestati vengono contestati i reati di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Le indagini hanno preso spunto dal sospetto trasferimento della sede di una società, la Nathesy srl che, da una mega struttura in provincia di Milano si era spostata in un garage di Nemi, piccolo comune dei Castelli romani, dove poi è iniziata la procedura fallimentare.

Tra le società coinvolte ci sarebbe anche la Imico Spa, noto marchio di batterie di pentole, che da anni commercializza i prodotti su tutto il territorio nazionale con il sistema di vendita ”porta a porta”.