Bambina di 9 anni muore sotto dal cancello di casa: schiacciata da 4 quintali di ferro

Un cancello in ferro, del peso di tre o quattro quintali, le è piombato addosso all’improvviso, schiacciandola nel cortile di casa: è morta così una bambina di 9 anni. Ad accorgersi di cosa era successo sono stati la mamma Cristina e il fratello di 14 anni, che l’hanno subito soccorsa, sollevando assieme ad alcuni vicini di casa il pesante cancello che aveva ceduto di colpo e prestandole i primi soccorsi. Purtroppo vani: troppo gravi le ferite riportate nell’incidente a una bambina di nove anni.

La bambina e il cancello che l’ha travolta

Anche l’arrivo dei mezzi del 118 non è servito a salvare Federica, uccisa dal cancello dell’abitazione dove viveva con la famiglia, una villetta bifamiliare a Trescore Balneario, lungo la strada collinare che porta a Cenate Sopra, Bergamo. Il dramma mentre la piccola si trovava a giocare nel cortile di casa. La corsa all’ospedale Papa Giovanni XXIII è stata l’ennesimo tentativo di salvare la bambina. Purtroppo morta a seguito dei traumi da schiacciamento riportati nell’incidente.

Ora sull’episodio indagano i carabinieri della compagnia di Bergamo, che stanno cercando di capire come mai il pesante cancello abbia ceduto e sia finito addosso alla bambina. Un problema di manutenzione? Un difetto di fabbricazione? Per il momento le cause non sono chiare. È invece certo che non sarà eseguita l’autopsia sul corpicino di Federica. La piccola ha perso subito i sensi, senza mai riprendere conoscenza. Inutili il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, manovre praticate inizialmente dai familiari. Poi proseguite anche dai soccorritori inviati dalla centrale operativa dell’Areu e giunti sul posto con un’ambulanza.

Il dolore di chi la conosceva

Il tonfo del cancello, una struttura metallica piena, ha attirato l’attenzione di mamma e fratello. Appreso della morte della bimba, la mamma ha accusato un malore ed è stata a sua volta soccorsa con un’ambulanza del 118. Ieri è stato il giorno del lutto per la comunità di Trescore Balneario, centro di quasi diecimila abitanti della Val Cavallina: “Federica aveva un viso d’angelo”, ricorda chi la conosceva, tanto che aveva interpretato l’angelo lo scorso Natale, nel presepe vivente messo in scena nella località Canton. Frequentava la quarta elementare in paese. I compagni di classe e insegnanti erano comprensibilmente sotto choc per l’accaduto. “Siamo sconvolti per questo dramma – sottolinea anche il sindaco Danny Benedetti – e siamo vicini alla famiglia”.

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