Bambino morto per una otite, indagati i genitori e l’omeopata

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Maggio 2017 - 20:44| Aggiornato il 29 Maggio 2017 OLTRE 6 MESI FA
Bambino morto per una otite, indagati i genitori e l'omeopata

Bambino morto per una otite, indagati i genitori e l’omeopata

ANCONA – I genitori del piccolo Francesco, il bambino di 7 anni morto per una otite degenerata dopo essere stata curata solo con farmaci omeopatici, sono indagati insieme a Massimiliano Mecozzi, l’omeopata che aveva in cura il piccolo. L’ipotesi di accusa è omicidio colposo. 

I tre avvisi di garanzia sono stati firmati dalla procura di Urbino. A casa del medico i carabinieri hanno sequestrato telefoni, computer, farmaci e ricettari.

Francesco è morto sabato 27 maggio dopo l’insorgenza, due settimane prima, dell’infiammazione, che è stata curata esclusivamente con prodotti omeopatici, e non con antibiotici, nemmeno dopo che la febbre alta non passava.

Erano stati gli stessi genitori del piccolo, due commercianti che vivono a Cagli, un piccolo paese non lontano da Pesaro, a spiegare ai medici di aver usato solo farmaci omeopatici per curare il figlio.

Ricorda il Corriere della Sera:

L’otite si era preannunciata con i classici sintomi inizialmente non preoccupanti: mal d’orecchie, febbricciole, naso chiuso. La scelta di rivolgersi a un medico omeopata pesarese, Massimiliano Mecozzi, non è stata casuale. Il papà, che commercia in abbigliamento, e la mamma, titolare di un negozio di alimentari, hanno spiegato che il bimbo in passato aveva sofferto di altre otiti. Le cure erano state le medesime: omeopatiche, senza la somministrazione di antibiotici «mai più usati da quando aveva tre anni». E soprattutto senza che insorgessero complicazioni. Stavolta è andata diversamente nonostante le rassicurazioni del dottore che avrebbe visitato Francesco almeno due volte: «Vostro figlio guarirà in fretta». Però in quindici giorni l’infiammazione si è estesa silenziosamente. Senza che l’omeopata se ne accorgesse. La temperatura è salita, il bimbo si è indebolito sempre di più. E infine la dichiarazione di morte clinica sopraggiunta sabato mattina.