Milano: bambino caduto dal settimo piano, solo un graffio. Come è possibile?

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Milano: bambino caduto dal settimo piano, solo un graffio. Come è possibile?

ROMA – Milano: bambino caduto dal settimo piano, solo un graffio. Come è possibile? Può un bambino di 4 anni cadere dalla ringhiera di una finestra al settimo piano di un palazzo, quasi venti metri di abisso, e cavarsela miracolosamente con un graffio sul viso e un bernoccolo sulla testa? Ancora non ci si capacita dell’incredibile avventura del bambino filippino che domenica mattina a Milano è precipitato giù in un amen, mentre l’amica della madre che lo teneva si preparava per andare a messa ascoltando musica dal cellulare.

Il miracolo ha le dimensioni di una tettoia ondulata che alcuni ragazzi hanno piazzato nel cortile sottostante. Sorretta da un paio di montanti di ferro, la copertura di legno e plastica è però più larga della struttura, un dettaglio che spiegherebbe in parte il fortunatissimo epilogo. Quella porzione di tettoia non poggia su niente, lì è avvenuto l’impatto. Resistente ma elastica ha funzionato da ammortizzatore e, si presume, da fionda: chissà quale spavento povero cucciolo, e quale oh di meraviglia!.

Fatto sta che il volo si è concluso con un rimbalzo verso i cespugli. Erano circa le nove di mattina: un paio di vicini affacciati alla finestra per una sigaretta si sono goduti l’incredibile spettacolo prima di attivarsi in cerca del citofono giusto. Sono loro che hanno avvertito l’ignara e incredula signora. All’ospedale i medici non se lo spiegano: la diagnosi registra una escoriazione alla guancia e un ematoma alla testa. Un graffio e un bernoccolo.

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