Banca d’Italia, 85mila candidati per 30 posti: boom di domande per vice assistenti

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Luglio 2017 - 18:22 OLTRE 6 MESI FA
Banca d'Italia, 85mila candidati per 30 posti: boom di domande per vice assistenti

Foto Ansa

ROMA – Quasi tremila candidati, precisamente 2.824, per ogni posto in palio, è questa la proporzione – la sproporzione – che esce fuori mettendo a confronto le domande arrivate con le disponibilità fissate per il concorso indetto dalla Banca d’Italia per assumere 30 vice assistenti. Le domande, inviate tramite la piattaforma online di via Nazionale, sono state circa 85 mila.

Troppe per potere permettere a tutti di prendere parte alla prima prova. E’ scattata quindi una preselezione per titoli che ha di fatto alzato il requisito dal diploma alla laurea. Alla fine gli ammessi allo scritto sono poco più di 8 mila. Insomma solo uno su dieci potrà cimentarsi con il test a risposta multipla. Esame iniziale dopo il quale resteranno in 300. Per entrare nella graduatoria bisognerà poi passare una seconda prova, un colloquio.

Una strada lunga ma agognata, probabilmente perché la vittoria assicurerebbe un posto fisso, in più targato Banca d’Italia. Una garanzia che ha fatto precipitare migliaia di persone a compilare la domanda. Il bando è datato 20 aprile e per inviare la richiesta di partecipazione c’è stato poco più di un mese (l’iscrizione era possibile fino al 29 maggio). Il 27 luglio usciranno le liste di quanti hanno superato l’esame per titoli. Ma intanto la banca fa sapere “che sono pervenute 84.745 domande” e “pertanto si effettua la preselezione per titoli”, in base a cui “vengono ammessi alla prova scritta 8.140 candidati, quelli in possesso di un punteggio pari a 11,40”, ovvero lo score più alto che si ottiene solo se si può vantare il voto massimo di maturità e una laurea magistrale o vecchio ordinamento (la triennale non basta) in una materia tra quelle indicate nel bando.

Banca d’Italia aveva già previsto tutto l’iter per la preselezione, anche nel caso fossero pervenute oltre 3 mila domande. Asticella che è stata ampiamente superata. L’attesa era alta, i sindacati inizialmente parlavano di 60mila, non essendoci neppure un limite di età (se non aver superato i 18 anni). Ma il dato effettivo ha oltrepassato ogni aspettativa, sintomo di quanto un posto a tempo indeterminato può fare gola in questo momento. Ecco che l’oggetto del desiderio, magari anche di tanti Millennials, è un posto da impiegato, primo gradino della carriera operativa, che parte da 28.300 euro lordi annui (a cui vanno però aggiunte indennità e premi).

La ricerca riguarda personale di “profilo amministrativo” con “mansioni esecutive” come “classificazione, archiviazione e protocollo di documenti” (non è escluso lo sportello). Le prove dovrebbero iniziare a fine anno, l’inserimento dovrebbe avvenire a metà 2018 e con tutta probabilità le posizioni saranno raddoppiate (da 30 a 60), anche perché la graduatoria dura quattro anni. A questo punto agli 8 mila preselezionati non resta che studiare per dare il meglio, intanto nel primo test: cento domande a risposta multipla tra diritto, economia, matematica, statistica e inglese.