Banconote false/ Banda falsari tradita da “squillo”. 3 arresti a Piacenza
Banconote false. Date come resto da una “squillo” d’appartamento ai loro clienti e da questi ultimi immesse inconsapevolmente nei normali canali di spesa. Nascono da qui le indagini che hanno portato i Carabinieri di Piacenza e i loro colleghi del Comando antifalsificazione monetaria di Roma a sequestrare un centro di produzione digitale che produceva banconote tanto verosimili da «essere facilmente confondibili con quelle vere».
Arrestati tre piacentini e denunciate altre undici persone per aver fabbricato, contraffatto, acquistato e messo in circolazione su tutto il territorio nazionale e in almeno 13 paesi europei banconote “taroccate” da 10, 20 e 100 euro.
«Geniale – ammettono gli investigatori, il capo dei falsari, G.M., 39 anni – capace di combinare proficuamente attrezzature meccaniche artigianali con l’utilizzo di software e componenti elettronici».