Bandiera italiana spazzata da scopa: libertà di espressione

di Sergio Carli
Pubblicato il 22 Gennaio 2016 - 10:59 OLTRE 6 MESI FA
Bandiera italiana spazzata da scopa: libertà di espressione

Eva Klotz esibisce il volantino incriminato. Per la Corte d’Appello di Bolzano è libertà di espressione (foto del quotidiano Alto Adige)

BOLZANO – Bandiera italiana: il tricolore, in Alto Adige può essere oltraggiata, offesa, vilipesa, perché è libera manifestazione del pensiero, come ha stabilito la Corte d’Appello di Bolzano, con una sentenza che il quotidiano in lingua italiana, “Alto Adige“, ha definito “sorprendente”.

Nemmeno una multa quindi per Eva Klotz, Sven Knoll e Werner Thaler, che avevano distribuito volantini in cui si vedeva una scopa che spazza letteralmente il tricolore, la bandiera italiana, lasciando dietro di sé una scia bianco-rossa, ovvero i colori del Tirolo, con la scritta “Il Sudtirolo può rinunciare all’Italia”. Il Tribunale di Bolzano li aveva condannati a 2 mila euro di multa.

Ora la Corte d’Appello è andata oltre. La sentenza riconosce che diffondere un simile volantino contro la bandiera italiana è

“libertà di espressione”

ma, osserva il quotidiano “Alto Adige”,

“senz’altro è destinata a far discutere”.

In Italia vilipendere la bandiera italiana comunque non è più reato da galera, te la cavi con una multa, a meno che proprio non le dai fuoco. Questo grazie a Umberto Bossi e al regalo che gli ha dovuto fare il suo socio Berlusconi. Bossi era stato condannato in Cassazione a 1 anno e 4 mesi per vilipendio alla bandiera (per il vilipendio a Giorgio Napolitano sono stati altri 18 mesi), ma nel frattempo la pena era stata spostata dal carcere a una multa.

Quella della bandiera, simbolo di una Italia sempre odiata e disprezzata, nonostante li faccia vivere come tanti principini, come certo non sarebbe se l’ Alto Adige versione Sud Tirolo fosse parte della amata Austria, è una idea fissa per gli alto atesini di lingua tedesca. Nel gennaio 2016, in occasione della Festa del tricolore, gli shutzen, corpo paramilitare travestito da banda musicale, aveva intimato ai sindaci della provincia di Bolzano di non esporre la bandiera.

Eva Klotz è del 1951, è stata per 30 anni consigliere provinciale di Bolzano e mentre gli italiani tanto disprezzati pagavano tasse sempre più salate, il tanto disprezzato Stato italiano effondeva su quei monti, per cui sono morti centinaia di migliaia di ragazzi italiani a cui importava ben poco di quei posti tanto remoti, miliardi in lire e il euro che hanno fatto della provincia di Bolzano un salotto lastricato di denaro non sempre ben speso: da un recente scandalo è emerso che qualche politico locale ci comprava i sex toys.

Eva Klotz è nata nella frazione di Valtina (Walten) in Val Passiria, prima dei sei figli di Georg Klotz (aderente all’organizzazione terroristica Befreiungsausschuss Südtirol), detto “Il Martellatore della Val Passiria” per la sua attività dinamitarda, esaltata in un libro nel 2002 intitolato Freiheitskämpfer für die Einheit Tirols (“Combattente per la libertà e l’unità del Tirolo”).