Banditi narcotizzano uomo e picchiano moglie, poi fuggono

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Novembre 2015 - 13:58 OLTRE 6 MESI FA
Banditi narcotizzano uomo e picchiano moglie, poi fuggono

Banditi narcotizzano uomo e picchiano moglie, poi fuggono

TREVISO – Hanno narcotizzato il padrone di casa e spinto la moglie giù per le scale. Solo le grida delle figlie di 23 e 17 anni hanno messo in fuga i banditi che si erano introdotti nella casa di Pier Francesco Tesser, 50 anni, e della moglie Ida Binotto. Il furto e l’aggressione sono avvenuti nella loro casa di San Paolo, in provincia di Treviso, con la donna che è rimasta ferita gravemente ed è stata portata in ospedale.

Nicola Cendron sul Gazzettino scrive che la famiglia è rimasta sconvolta dall’accaduto e ha preferito non tornare nella casa per almeno una settimana, col timore che i ladri potessero tornare per finire quanto iniziato:

“Un gruppo organizzato, senza scrupoli e che potrebbe aver messo a segno già altri colpi simili a Treviso e nel circondario. Questo il profilo della banda che qualche notte fa ha assaltato una villetta nel quartiere di San Paolo, terrorizzando i proprietari e scappando peraltro senza riuscire a prendere quasi nulla, a parte della bigiotteria ed un portafogli. I carabinieri di Treviso che indagano sulla vicenda non tralasciano al momento nessuna pista.

Resta lo shock, molto forte, che ancora vivono Pier Francesco Tesser, la moglie Ida Binotto e le loro figlie di 23 e 17 anni: per almeno una settimana la famiglia ha preferito dormire non nella propria casa ma da parenti, proprio per la forte preoccupazione che l’incubo potesse rimaterializzarsi ancora. Nel quartiere ora sono in molti ad avere paura e i residenti chiedono che nottetempo la zona venga più frequentemente pattugliata dalle forze dell’ordine, con più controlli.

E sull’episodio di San Paolo è intervenuto ieri anche il governatore del Veneto, Luca Zaia. «Nell’ennesima rapina in casa, stavolta a Treviso – dice Zaia – la brutalità è salita ai massimi e una donna gettata dalle scale ha rischiato la vita, ma di rinforzi a Polizia e Carabinieri o di Esercito in strada nemmeno l’ombra. Il colmo è che se una volante avesse fatto in tempo ad intervenire, i poliziotti avrebbero rischiato l’incolumità correndo a tutta su un’auto con le ruote lisce come denuncia il Sindacato Ugl»”.