Bare dei morti per coronavirus segnate con una Y: devono essere riconoscibili in caso di esumazione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Aprile 2020 - 09:07 OLTRE 6 MESI FA
Bare dei morti per coronavirus segnate con una Y: devono essere riconoscibili in caso di esumazione

Bare dei morti per coronavirus segnate con una Y: devono essere riconoscibili in caso di esumazione (foto ANSA)

ROMA – Le bare dei deceduti per coronavirus sono state segnate con una “Y” per renderle riconoscibili in caso di esumazione delle salme: gli addetti infatti avranno l’obbligo di indossare le tute protettive anche a distanza di 2 anni dalla sepoltura.

A rendere nota ufficialmente tale disposizione è stato il Ministero della Salute, tramite una circolare dell’8 aprile 2020, lettera G, comma 7 e 8 (qui il PDF).

“[…] viene obbligatoriamente indicato che il feretro è stato confezionato per la sepoltura di defunto con malattia infettiva diffusiva, apponendo il codice “Y” (ypsilon).

La estumulazione o la esumazione di feretri aventi la codifica “Y” di cui al comma precedente se eseguite prima di 24 mesi da quando si sia proceduto rispettivamente a tumulazione o a inumazione, sono da effettuarsi con procedure di salvaguardia del personale operante, dotato dei DPI adeguati, e in orario di chiusura al pubblico del cimitero”.

La procedura è già diventata concreta nei cimiteri in Campania.

Secondo i dati resi noti dalla protezione civile regionale e aggiornati al 22 aprile 2020, in Campania sono 327 gli individui morti per coronavirus.

Molti dei morti sono stati cremati e tale procedimento funebre è stato facilitato dalla protezione civile nazionale.

Il Ministero della Salute inoltre spiega come anche negli anni seguenti, quando la fase d’emergenza probabilmente sarà terminata, le estumulazioni temporanee dovranno essere attuate, tramite metodi cautelativi opportuni e inoltre:

“I loculi risultati di nuovo liberi devono essere sanificati” scrive il Ministero sempre nella circolare dell’8 aprile (lettera G, comma 9).

È, tuttavia, raccomandato l’utilizzo di loculi vuoti per le future tumulazioni. (fonti MINISTERO DELLA SALUTE, IL GIORNALE)