Bari: Carlo Saturno suicida in carcere, Procura apre un’inchiesta

Pubblicato il 7 Aprile 2011 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA

BARI – Era detenuto per un furto ed è stato trovato impiccato ad un lenzuolo nella sua cella nel carcere di Bari: Carlo Saturno, di Manduria (Taranto), è morto oggi a 22 anni, dopo una settimana di coma nella rianimazione del Policlinco di Bari. Sulla sua fine la procura di Bari ha aperto un’inchiesta (al momento senza indagati) per istigazione al suicidio, mentre la famiglia chiede a gran voce chiarezza con la sorella Anna che, in una intervista, si dice certa che il giovane sia stato picchiato in carcere e che la morte sia stata provocata dai maltrattamenti subiti da parte della polizia penitenziaria.

Una tesi che, però, non ha trovato sinora riscontri nei primi accertamenti in quanto sul corpo del ragazzo non ci sarebbe alcun segno recente di lesioni provocate da terzi. L’unico segno è quello lasciato dalla stretta del lenzuolo attorno al collo. I pm Pasquale Drago e Isabella Ginefra hanno disposto oggi una perquisizione nel carcere con l’acquisizione di documenti relativi alla detenzione per ricostruire i giorni precedenti al suicidio del giovane avvenuto il 30 marzo scorso. Nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia.

La storia carceraria del giovane, cominciata da minorenne, non era stata tranquilla e, a quanto si è appreso da fonti giudiziarie, il giorno precedente a quello che allo stato appare un suicidio, Saturno era stato arrestato in carcere, dove era detenuto per furto, in seguito ad una colluttazione con alcuni agenti di polizia penitenziaria. Nei giorni successivi, quando il ragazzo era in coma e tenuto in vita dalle macchine nel reparto di rianimazione, l’arresto era stato convalidato dal gip per i reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Ma già sei anni fa, a soli 16 anni, Saturno aveva avuto il coraggio di denunciare presunte violenze fisiche e psicologiche subite nel carcere minorile di Lecce.

Il processo, nel quale sono imputati nove agenti del carcere minorile per violenze nei confronti di tre detenuti, è cominciato due anni fa ma finirà in un nulla di fatto perché dopo numerosi rinvii è ormai prossimo alla prescrizione. Il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Franco Ionta, ha disposto un’inchiesta amministrativa per fare ”massima chiarezza” sulla vicenda. Chiarezza viene chiesta anche da alcuni senatori del Pd e da deputato democratico Dario Ginefra che sulla vicenda ha presentato una interrogazione al ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

Il presidente dell’associazione Antigone, Patrizio Gonnella annuncia, infine, che il caso di Carlo Saturno sarà segnalato alle autorità sovranazionali e che “sulla vicenda del processo alle guardie penitenziarie, in cui il giovane era parte lesa, rinviato a dopo la prescrizione dei reati, è pronto un esposto al Csm”.