Bari: primario del Policlinico a giudizio per omicidio, non diagnosticò un tumore

Pubblicato il 27 Gennaio 2011 - 17:31 OLTRE 6 MESI FA

BARI – Il direttore del reparto di Chirurgia generale universitaria del Policlinico di Bari, Vincenzo Memeo, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio colposo in relazione alla morte di una donna alla quale non avrebbe diagnosticato un tumore al pancreas, scambiandolo prima con una colica addominale e poi con un’ernia iatale. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Bari Susanna De Felice.

Il dibattimento inizierà il 14 aprile prossimo davanti alla seconda sezione monocratica del Tribunale. Secondo l’accusa il tempo intercorso tra l’insorgere dei primi sintomi lamentati dalla paziente e la corretta diagnosi fatta mesi dopo da altri medici avrebbe impedito di poter intervenire chirurgicamente sul tumore, pregiudicando la guarigione o, quanto meno, l’incremento delle speranze di vita dell’insegnante barese in pensione Clotilde Grillo, morta nel dicembre 2008 a 63 anni.

I fatti contestati si riferiscono al periodo gennaio-dicembre 2008.