Bari, supermercato sociale: la merce scartata aiuta oltre 200 famiglie povere

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Aprile 2017 - 05:30 OLTRE 6 MESI FA
Bari, supermercato sociale: la merce scartata aiuta oltre 200 famiglie povere

Bari, supermercato sociale: la merce scartata aiuta oltre 200 famiglie povere

BARI – Un supermercato sociale dove i prodotti scartati dalla grande distribuzione vengono messi a disposizione di oltre 200 famiglie povere è stato realizzato a Bari. Il market si trova nel quartiere San Paolo e un sistema a punti permette alle famiglie in difficoltà di fare la spesa, trovando anche prodotti di marca che altrimenti non potrebbero permettersi. A occuparsene è l’associazione Incontra e la distribuzione avviene nell’ex scuola Azzarita.

Silvia Dipinto su Repubblica spiega che il supermercato sociale apre alle 5 del pomeriggio, ma già dalle 12 le famiglie si mettono in fila per fare la spesa e al contrario della mensa dei poveri e dei pacchi famiglia, si possono trovare anche detersivi e prodotti di marca. Non ci sono fondi pubblici, ma solo una rete di solidarietà in cui gruppi come Megamark, Metro e il Mercato ortofrutticolo mettono a disposizione quei prodotti che non possono finire sui loro scaffali, ma sono ancora ottimi:

“Ottenuti in affidamento alcuni locali dal Comune di Bari, abbiamo deciso di avviare il servizio di supermercato sociale”, ricorda il presidente Gianni Macina, mentre sistema la merce nell’enorme deposito al primo piano. Al piano terra Raffaele e Alberto compilano le schede degli utenti e controllano la lista d’attesa. “Seguiamo 239 famiglie, ma ce ne sono già 80 pronte a entrare nei nostri elenchi – fa i conti Raffaele Zurlo, di giorno impiegato dell’Agenzia dell’entrate e di sera volontario nel mercato solidale – Attualmente vengono a fare la spesa un migliaio di persone, ma abbiamo imposto la regola della rotazione annuale proprio per aiutare quanta più gente possibile, e per evitare che qualcuno si adagi sul nostro aiuto”.

Le famiglie sono segnalate dai servizi sociali o si rivolgono direttamente all’associazione, mostrando stato di famiglia e certificazione Isee con reddito inferiore a 3mila euro. Una coppia con nove figli ha incassato il tetto massimo di 100 punti. Devono invece accontentarsi del minimo di 35 punti, le persone sole e senza figli. “L’olio vale sette punti e si può prendere una sola volta al mese, così ce n’è per tutti – si affrettano con le buste Anna e Angela, due sorelle under 30 – Il detersivo vale tre, zucchero e latte uno, pasta due”. Con la mamma disoccupata, ogni mese completano 45 punti. “Cerchiamo di consumarli poco per volta – assicurano le ragazze – Dopo la spesa ci spostiamo nella stanza della frutta e della verdura, dove troviamo anche prodotti più rari e costosi, come i funghi o l’ananas”.

I pacchi arrivano direttamente dalla media e grande distribuzione. Nella lista dei benefattori – per esempio – c’è il gruppo Megamark, Metro e il Mercato ortofrutticolo all’ingrosso di via Caracciolo. Le aziende hanno perfino donato scaffali, carrelli e la cassa per allestire il supermercato sociale. “Se in una cassetta si rompe il tappo di una bottiglia, quella partita non può più finire in negozio – semplifica Macina – E invece noi la ripuliamo e dimostriamo che aiutare la gente è la più efficace lotta agli sprechi”.