Barletta, omicidi all'ex frantoio: litigi tra residenti erano frequenti

Pubblicato il 13 Marzo 2012 - 12:41 OLTRE 6 MESI FA

BARLETTA – Risiedevano a Barletta da due-tre anni e vivevano di elemosina, suonando per strada o lavando i vetri delle auto ai semafori, i due cittadini romeni – di 56 e 39 anni – uccisi con coltellate in circostanze non accertate ieri in un ex frantoio della citta' abitato da stranieri, al quale e' poi stato dato fuoco.

Erano sposati e padri di tre figli ciascuno, ma le generalita' non sono ancora state diffuse perche' non tutti i parenti sono stati informati dell'accaduto. Stando a quanto emerso dall'ispezione cadaverica, la morte risalirebbe al pomeriggio del 12 marzo. Il pm della Procura di Trani Ettore Cardinali ha disposto l'autopsia.

I carabinieri hanno sequestrato sul luogo – una costruzione fatiscente abitata da una quindicina di persone – un coltello. Sul movente gli investigatori stanno ascoltando diverse persone e avrebbero accertato che c'erano tensioni fra il gruppo di romeni, il piu' numeroso, e alcuni maghrebini. La Caritas ha trovato un alloggio per gli abitanti dell'ex frantoio tra i quali anche la moglie del 56enne e i loro figli.