Barletta. Errore di etichetta: “Nitrito di sodio venduto come sorbitolo”

Pubblicato il 27 Marzo 2012 - 15:27 OLTRE 6 MESI FA

sorbitoloBARLETTA – Nitrito di sodio venduto come sorbitolo per un errore di etichetta ed è caccia agli altri 22 acquirenti online. Si sarebbe verificato un errore di confezionamento, o di etichettatura: in una delle fasi successive alla produzione, cioè, il nitrito di sodio, sostanza tossica, sarebbe stato immesso in contenitori etichettati come sorbitolo, che è invece un integratore alimentare innocuo.

E’ l’ipotesi sulla quale si appunta l’attenzione degli inquirenti della procura di Trani dopo che gli ulteriori esami compiuti nelle ultime ore dal tossicologo Roberto Gagliano Candela hanno confermato che non c’era proprio sorbitolo nella sostanza somministrata nel centro clinico di Barletta.

Il tossicologo ha riferito al pm che, benche’ siano ancora in corso analisi residue, la sostanza ingerita dalle tre donne conteneva, oltre alla concentrazione al 70% di sodio e nitrito, ”probabilmente solo sali di lavorazione” e neppure un minimo di sorbitolo. Il tossicologo ha confermato che il nitrito di sodio diventa letale se una persona dal peso di 65 kg ne assume un quantitativo che va dai 2 grammi in su. Alle donne che si stavano sottoponendo al test nel centro di Barletta ne sono stati somministrati cinque grammi.

Gli accertamenti sono dunque ora concentrati sulla filiera commerciale per comprendere se l’errore di etichettatura sia stato compiuto dall’azienda irlandese Mistral che ha rivenduto il prodotto o in ulteriori fasi intermedie di passaggio.