Basiliano (Udine). Immigrato salvato dal Tar: rischiava l’espulsione per supposizioni (errate) della questura

Pubblicato il 27 Luglio 2010 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA

Vive in una canonica a Basiliano (Udine) l’immigrato montenegrino che ha rischiato l’espulsione dall’Italia dopo il rifiuto della carta di soggiorno da parte della Questura di Udine, ma il Tar del Friuli Venezia Giulia lo ha salvato, accogliendo il suo ricorso.

La sentenza della Giustizia amministrativa, dello scorso 9 luglio, ha annullato il diniego della Questura, che si era basata sul presupposto che l’immigrato, Blazo Krstovic, non avesse maturato un reddito sufficiente e che fosse di fatto domiciliato presso la canonica di Basiliano, non possedendo il requisito dell’alloggio. Il ricorso, presentato dall’avvocato Anna Cataruzzi, contestava questa tesi, portando come prova il fatto che nel 2007 il reddito dell’uomo era stato superiore al valore dell’assegno sociale, pari a 5.061 euro.

Riconosciuto dal Tar che la richiesta di “dimostrazione di idoneo alloggio” non è prevista dalla legge vigente, le cui direttive comunitarie sono state recepite nel 2007, sebbene il regolamento in materia non sia stato aggiornato. Il domicilio presso la canonica, ha spiegato l’avvocato Cataruzzi, è stato inserito per indicare che la persona era bisognosa, ma la legge richiede solo 5 anni di soggiorno e non la residenza.