Bassolino, Morese e Bordon accusati: “Danni all’Erario per 43 mln €”

Pubblicato il 25 Ottobre 2012 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA
Bassolino, Morese e Bordon tra gli accusati: “Danni all’Erario per 43 mln €” (LaPresse)

ROMA  – “Danni alle casse dello Stato per 43 milioni di euro“. Antonio Bassolino, ex governatore della Campania ed ex commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, Raffaele Morese, ex sottosegretario al Lavoro, e Willer Bordon, ex ministro dell’Ambiente sono tra i 17 citati in giudizio dopo le indagini della Guardia di Finanza.

L’accusa riguarda la bonifica del litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano in Campania. L’appalto per 117 milioni di euro, dichiara la Finanza, sarebbe stato assegnato con presunte irregolarità.

L’operazione della Guardia di Finanza, denominata ‘NIMBY‘ – acronimo inglese a significare ‘non nel mio giardino’ – avrebbe portato alla luce, secondo quanto riferiscono le Fiamme gialle, ”un ulteriore caso di grave e rilevante spreco di denaro pubblico verificatosi nel settore delle bonifiche ambientali”.

Gli accertamenti condotti dai militari del Gruppo Tutela Spesa Pubblica hanno ricostruito in dettaglio la complessa vicenda riferita ad un contratto stipulato nel 2002 tra la società Jacorossi Imprese Spa, la Regione Campania ed il commissariato di Governo per l’Emergenza Bonifiche e la Tutela delle Acque della Regione Campania per la realizzazione del progetto ‘piano per la gestione degli interventi di bonifica e rinaturalizzazione dei siti inquinati del litorale Domizio Flegreo ed Agro Aversano‘.

Al termine delle verifiche condotte dai militari delle Fiamme Gialle, il vice procuratore generale della Corte dei Conti Pierpaolo Grasso rilevato che l’affidamento dell’appalto, secondo quanto evidenzia la Finanza, ”era intervenuto non solo senza gara pubblica ed in assenza della prevista certificazione Soa – necessaria a comprovare la capacità tecnica ed economica dell’impresa per l’esecuzione dell’appalto pubblico – ma anche in spregio dei vari pareri negativi espressi dai competenti uffici ministeriali e dall’Anpa (Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente), che avevano sin da subito evidenziato come il progetto presentato dalla Jacorossi fosse carente di numerose informazioni necessarie per un’adeguata valutazione dell’opera da realizzare”.

La Finanza ha sottolineato: ”Pur in presenza di questa irregolarità alla Jacorossi è stato comunque affidato l’appalto – del valore complessivo di oltre 117 milioni di euro – per la progettazione e l’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale dei siti del litorale domitio flegreo e dell’agro aversano attraverso l’impiego di 380 lavoratori socialmente utili (L.S.U.)”.