Caso Battisti, Mastella: “Napolitano ha ragione: non siamo riusciti a farci capire”

Pubblicato il 10 Gennaio 2011 - 14:40 OLTRE 6 MESI FA

Clemente Mastella

Il parlamentare europeo Clemente Mastella ha fornito la sua versione dei fatti sulla mancata estradizione di Cesare Battisti, il terrorista che uccise 4 innocenti. Mastella, che dal 2006 al 2008 fu ministro della Giustizia del governo Prodi, si occupò in prima persona del caso Battisti e conferma le parole del presidente della repubblica Giorgio Napolitano, secondo cui “non siamo riusciti a farci capire dai Paesi amici”.

L’ex ministro della giustizia ci tiene a raccontare quanto accadde al suo colloquio con ministro francese Pascal Clement: “lui avrebbe dovuto capire le mie ragioni, cioè che la ‘dottrina Mitterrand’ non poteva riguardare un delinquente che aveva ammazzato 4 innocenti”. Ma l’appello di Mastella fu liquidato da Clement come una “questione tra presidenti, Prodi e Chirac”.

“La verità è che c’era un clima politico e culturale, alimentato dall’intellighenzia parigina, per cui la Francia faticava ad accogliere la nostra richiesta di estradizione”, diniego di estradizione che favorì la fuga di Battisti in Brasile, dove il terrorista trovò un sicuro rifugio. “Ebbi mezz’ora di colloquio con Tarso Genro – ministro della giustizia brasiliano – per spiegargli che Battisti non era un piccolo Garibaldi come pensavano loro, che lui non c’entrava con l’idea marxiana del rivoluzionario, non era un cheguevarista assimilabile ai loro guerriglieri di liberazione, ma solo un criminale che aveva ammazzati 4 innocenti senza spendersi per alcuna causa”.

Parole che a nulla valsero e portano alla situazione odierna, che secondo Mastella deve smuovere altre pedine nel gioco degli equilibri politici: “Ora credo che l’Europa debba fare la sua parte, rivolgersi unita al tribunale dell’Aja. perchè la aprtita, malgrado tutto, non è finita”.