Belluno, scompare nella cascata del Rio Maè: trovato in una grotta il giorno dopo in ipotermia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Settembre 2021 - 10:55 OLTRE 6 MESI FA
Belluno, scompare nella cascata del Rio Maè: trovato in una grotta il giorno dopo in ipotermia

Belluno, scompare nella cascata del Rio Maè: trovato in una grotta il giorno dopo in ipotermia FOTO ANSA

Giacomo Sacchet, scomparso domenica in una cascata lungo il torrente Rio Maè, e che soccorritori avevano dato per morto, si è salvato restando per un giorno all’intero di una grotta. La grotta era parzialmente allagata e l’uomo ci è finito spinto dall’enorme pressione della colonna d”acqua. Il torrentista, un 43enne di Belluno, è stato recuperato nel primo pomeriggio di lunedì dal Soccorso Alpino e dai vigili del fuoco, e portato in ospedale.

Le condizioni dell’uomo travolto dal Rio Maè

Le sue condizioni sono gravi visto lo stato di ipotermia. Ieri le strutture di soccorso avevano dato ufficialmente l’uomo per deceduto. Questo perché non avevano trovato il corpo agganciato all’imbrago e alle corde recuperate in una pozza inavvicinabile per la forza della corrente. Dalle prime informazioni, l’uomo calandosi con la corda per superare una cascata di qualche metro è rimasto bloccato sotto il getto. Il recupero dell’uomo è stato reso molto difficile dal fatto che si trova in una vasca profonda con forte corrente. 

Le parole del soccorso alpino

Il soccorso alpino spiega: “E’ vivo Giacomo, 43 anni, di Val di Zoldo (Belluno), l’uomo per la cui scomparsa durante la discesa del torrente Maè, erano scattate domenica le ricerche da parte di Soccorso alpino, Vigili del fuoco, Guardia di finanza e Carabinieri forestali. Una vicenda incredibile, che si è risolta nel migliore dei modi. Quando si pensava che legato alla corda sotto la pressione dell’acqua non potesse che trovarsi il corpo senza vita dell’uomo”, riferisce il soccorso alpino.