Belluno: vodka nello zaino di 6 liceali. È allarme alcolismo

Ida Artiaco*
Pubblicato il 13 Ottobre 2010 - 12:51 OLTRE 6 MESI FA

Sei quindicenni, quattro ragazze e due ragazzi, sono stati fermati e perquisiti davanti al Liceo Scientifico Fermi di Pieve di Cadore, in provincia di Belluno: i vigili urbani hanno trovato nei loro zainetti bottiglie di vodka già aperte. Il fatto è successo lo scorso lunedì mattina. Ad avvertire le forze dell’ordine, la commessa di un supermercato del paese, che ha assistito all’acquisto avvenuto poco prima dell’ingresso dei ragazzi a scuola. Nessuno di loro si è sottratto alla richiesta di mostrare cosa c’era nello zainetto. I genitori, avvisati, hanno reagito con incredulità ed imbarazzo.

Il piccolo comune veneto non è nuovo a fatti del genere. Pochi giorni fa un ragazzo poco più che ventenne è stato abbandonato per tutta la notte su una panchina in stato di incoscienza e quasi assiderato dal freddo, dopo aver esagerato insieme ad alcuni compagni nell’utilizzo di superalcolici. Il sindaco di Pieve, Antonia Ciotti, ha pertanto inviato una lettera ai parlamentari bellunesi a Roma, in cui chiede di promulgare leggi più severe per combattere il problema dell’alcolismo giovanile, sempre più diffuso, soprattutto in zone di montagna.

Pugno duro anche a Calalzo, un paese vicino, dove il sindaco Luca De Carlo porterà al vaglio della prossima riunione di giunta un provvedimento che prevede multe che vanno dai 150 a 500 euro per chi venderà bevande alcoliche ai minori di sedici anni e per quanti ne consumeranno. I giovani che trasgrediscono dovranno inoltre partecipare ad attività di servizi sociali. “Un conto- ha dichiarato il primo cittadino del comune del bellunese- è bere un bicchiere in compagnia, un altro è considerare lo sballo come una “cultura” che però nasconde seri rischi, troppo spesso sconosciuti o non considerati dai ragazzi”.

*Scuola di giornalismo Luiss