Benno Neumair, la sorella Madè non crede al pentimento dopo la confessione dell’omicidio dei genitori

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 9 Marzo 2021 - 11:51 OLTRE 6 MESI FA
Benno Neumair, la sorella Madè non crede al pentimento dopo la confessione dell'omicidio dei genitori

Benno Neumair, la sorella Madè non crede al pentimento dopo la confessione dell’omicidio dei genitori (nella foto Ansa, Laura Perselli e Peter Neumair)

Madè Neumair, sorella di Benno Neumair, non crede al pentimento del fratello. Benno ha confessato di aver ucciso i genitori, Peter Neumair e Laura Perselli. E lo ha fatto dopo il ritrovamento del corpo della madre.

Ma la sorella non ci crede. Non crede che il fratello si sia pentito, come pare abbia detto, dopo essersi reso conto che la madre era morta. Madé Neumair ha scritto una lettera inviata dal suo avvocato Carl Bertacchi alla stampa. “Non credo ad un sentimento di pentimento da parte di Benno e ci vuole ben poco a capire che la sua confessione, resa immediatamente dopo il ritrovamento del corpo senza vita di una delle sue due vittime, che presentava ovvi segni di violenza, fosse a quel punto un passo dovuto al quadro indiziario a suo carico e non ‘l’effetto di una dissoluzione, o schianto, di tutte le difese di negazione e di rimozione, attuate nella settimane successive al fatti'”.

La lettera di Madè Neumair sul fratello Benno Neumair

“La notizia della confessione di Benno mi ha raggiunta attraverso la stampa. Non è un traguardo. In questo momento per me rappresenta semplicemente un’ulteriore svolta che forse faciliterà il nostro percorso in quello che fino a ieri vedevo dinanzi a me come un processo puramente indiziario”. Così scrive la figlia di Peter Neumair e Laura Perselli.

Secondo Madé Neumair, “l’indicibile fatto che Benno Neumair abbia ucciso a sangue freddo la mia mamma e il mio papà la sera del 4 gennaio, per me è stato violentemente e dolorosamente evidente fin dal primo pomeriggio del 6 gennaio, come sanno gli inquirenti e le persone a me più care. Pensando alle prime settimane seguenti all’accaduto, stento a credere come io sia riuscita a mantenere la calma e la concentrazione nel trambusto e nel dolore più annientante, vivendo nella paura che la verità non venisse mal alla luce”.

Madè Neumair ricorda la notizia della morte dei genitori

La bolzanina afferma di sentire i genitori “vicinissimi ogni giorno, mi hanno dato la forza di alzarmi ogni volta la mattina, mi stanno continuando a dare tutto quello che mi hanno sempre dato nel modo più puro. Ho vissuto quei primi giorni con le immagini in televisione di un Benno a braccia larghe che si appoggiava alla balaustra della terrazza del miei genitori scrutando arrogantemente in basso verso i giornalisti e i carabinieri, poco dopo lamentandosi con me al telefono su quanto fosse nauseato irritato da tutte le “strane domande”, sentendo nelle varie interviste la sua voce gelida fabbricare spontanee teorie depistanti e palesi menzogne”.

“Il 4 gennaio ho provato sulla mia pelle che il bene non sempre vince il male, che l’amore di una mamma e di un papà a volte può non bastare, che le parole giuste spesso non ci sono, che nessuna possibile condanna potrà mai compensare quello che in poche ore mi è stato tolto a nani nude, Credo pero ancora fermamente che la verità possa e debba vincere. Il mio cuore in questo momento è colmo dell’amore che sento fortemente per i miei genitori, della gratitudine nel confronti dell’Arma, degli inquirenti e dei miei legali, della vicinanza che sento per la mia famiglia da parto di un mondo intero, del bene e dalla luce che riesco a vedere nonostante tutto nella mia vita, della vita che vuole la vita”, come diceva sempre mia mamma”, conclude la sorella dell’arrestato.