Beppe Grillo, la moglie contro Maria Elena Boschi: “C’è un video che testimonia che la ragazza è consenziente”

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Aprile 2021 - 13:17 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo, la moglie contro Maria Elena Boschi: "C'è un video che testimonia che la ragazza è consenziente"

Beppe Grillo, la moglie contro Maria Elena Boschi: “C’è un video che testimonia che la ragazza è consenziente” (Foto Ansa)

Tra Beppe Grillo e Maria Elena Boschi, interviene Parvin Tadjik, la moglie di Grillo nonché madre del giovane Ciro, accusato insieme a tre amici di una presunta violenza di gruppo.

La moglie del comico ha deciso di rispondere al post pubblicato da Boschi che condannava senza mezzi termini la difesa di Grillo padre nei confronti del figlio. “Le sue parole sono piene di maschilismo – ha sostenuto Boschi – quando dice che la ragazza che ha denunciato il figlio è sostanzialmente una bugiarda perché ci ha messo otto giorni a denunciare”.

“C’è un video che testimonia l’innocenza dei ragazzi, dove si vede che lei è consenziente – è la risposta di Parvin Tadjik – La data della denuncia è solo un particolare”.

Aggiornamento ore 13:17

Maria Elena Boschi replica alla moglie di Grillo: “Questo è giustizialismo”

La risposta di Maria Elena Boschi non si è fatta però attendere. “Questo modo di concepire la giustizia, giocandola sui social e non nelle aule di tribunale, è aberrante. Ed è ciò che suo marito Beppe ha sempre fatto con i suoi seguaci: si chiama giustizialismo”, ha asserito la capogruppo di Italia Viva.

“Io invece – precisa – aspetto e rispetto le sentenze, come tutti i cittadini”. “Parvin Tadjik, la moglie di Beppe Grillo, risponde al mio video di ieri dicendo che suo figlio è innocente, che la ragazza era consenziente, che ci sono le prove. Io non faccio il processo sui social, gentile signora. Le sentenze le decidono i magistrati, non i tweet delle mamme” aggiunge. 

Quindi l’affondo: “Quando mio padre è stato indagato, Grillo e i grillini lo hanno massacrato. Noi abbiamo aspettato le decisioni dei giudici, rispettando il loro lavoro. E alla fine è stato archiviato. Aspetti il processo anche lei e spieghi a suo marito che è meglio credere nella giustizia anziché fomentare l’odio con il giustizialismo”.

“Per me suo figlio Ciro è innocente fino a sentenza passata in giudicato. Suo marito Beppe invece è colpevole di aver creato un clima d’odio vergognoso. Odio contro di me, contro mio padre, ma soprattutto contro tanti italiani che non possono difendersi perché privi della stessa visibilità di suo marito. Giustizia, non giustizialismo”.

Maria Elena Boschi, il video contro Grillo

La capogruppo di Italia Viva, in un video pubblicato su Twitter, ha duramente criticato le parole di Beppe Grillo, secondo il quale il figlio Ciro e i suoi tre amici, indagati per violenza sessuale di gruppo, sarebbero innocenti. E ha ribadito con forza che la ragazza che ha denunciato i quattro ragazzi si sarebbe rivolta alle forze dell’ordine “solo dopo otto giorni, dopo avere fatto kitsurf”.

Per Boschi, così dicendo Grillo “fa un torto a tutte le donne vittime di violenza perché forse Grillo non sa il dolore che passa nelle donne che a volte ci mettono anche settimane per superare dolore e angoscia”.

E aggiunge: “Quando Grillo ci spiega che suo figlio è innocente perché non è in carcere né ai domiciliari dice un falso dal punto di vista giuridico che non sta né in cielo né in terra”. “E anche – precisa – quando dice che i 4 ragazzi sono dei coglioni, dice lui, deresponsabilizza degli adulti maggiorenni e lo fa solo perché lui è famoso”.

Parvin Tadjik nella villa in Costa Smeralda la notte del presunto stupro

Parvin Tadjik nel corso dell’inchiesta coordinata dal Procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, sarebbe stata anche intercettata a lungo.

La notte della presunta violenza, a metà luglio del 2019, la donna dormiva nella stessa villa in Costa Smeralda in cui sarebbero avvenuti i fatti. Ma ha sempre detto agli inquirenti di non avere sentito niente.

Sia la donna che il marito parlano di un video che scagionerebbero i quattro ragazzi.