Bergamo, la prof che stava con lo studente di 13 anni: “Ero innamorata di lui, ho perso la testa”

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Giugno 2018 - 11:00 OLTRE 6 MESI FA
Bergamo, la prof che stava con lo studente di 13 anni: "Ero innamorata di lui, ho perso la testa"

Bergamo, la prof che stava con lo studente di 13 anni: “Ero innamorata di lui, ho perso la testa” (Foto Ansa)

BERGAMO – “Mi ero innamorata del ragazzo, ho perso la testa e ho sbagliato”: la professoressa di 40 anni di una scuola media della provincia di Bergamo indagata per una relazione con un alunno di 13 anni confessa la relazione e ammette di aver sbagliato.  [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]  Eppure, dice lei stessa, “non sono stata capace di troncare la relazione”.

Per il giudice la donna è priva di freni inibitori. E adesso questo rapporto proibito rischia di costarle una pena dai cinque ai dieci anni. Lei ha paura ed è molto provata dall’accaduto, ma ancora sembra non rendersi conto della gravità di quanto successo, riferisce Il Giorno:

“Mi ero innamorata del ragazzo – ha detto tra le lacrime al magistrato – ho perso la testa e ho sbagliato, anche perché sono in un momento assai difficile della mia vita, visto che mi sto separando da mio marito (l’insegnante ha due figli piccoli, ndr). A un certo punto ho detto allo studente che stavamo sbagliando tutto, che era meglio smettere di vederci. Ma lui non ne ha voluto sapere, ha insistito e io non sono stata capace di troncare la relazione. Solo adesso mi rendo conto della gravità dei fatti che mi vengono contestati”.

 

Lei e lui si scrivevano sms da fidanzatini, chiamandosi “amore”. Lei gli aveva anche espresso il desiderio di essere presentata ai suoi genitori come la sua fidanzata. Solo adesso sembra essersi resa conto del cortocircuito e si è detta disposta a seguire un percorso psicologico.

Secondo il codice penale è lei che avrebbe dovuto fermarsi, visto che il suo amante non aveva nemmeno 14 anni. E a 13 anni, secondo la legge, non si è in grado di esprimere un consenso consapevole. Ma di tutto questo l’insegnante sembra rendersi conto solo adesso.