Bergamo. Ragazza incinta stuprata: arrestato un padre di due bimbe

Pubblicato il 11 Gennaio 2013 - 22:13 OLTRE 6 MESI FA
Bergamo. Ragazza incinta stuprata: arrestato un padre di due bimbe

BERGAMO – Padre di due bimbe piccole, 32 anni e originario del Kosovo, ma residente a Borgo Santa Caterina, Bergamo. Questo l’uomo che è stato arrestato per lo stupro di una ragazza incinta di 24 anni a Bergamo. L’uomo, regolare da anni in Italia e sposato, avrebbe seguita la ragazza proprio nelle strade del quartiere Borgo Santa Caterina con la sua utilitaria bianca. Poi è sceso e l’avrebbe violentata sul cofano di un auto parcheggiata.

Gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Gianluigi Dettori, sono arrivati al presunto autore dello stupro proprio grazie alla sua auto, una Fiat Seicento bianca descritta dalla vittima alla polizia e poi vista nella stessa zona attraverso le telecamere della videosorveglianza comunale. Fin dal giorno successivo alla violenza i sospetti della polizia si erano concentrati sul kosovaro, incensurato.

L’11 gennaio la polizia ha organizzato il blitz che ha portato all’arresto: l’uomo è stato bloccato mentre tornava verso la sua auto e portato in questura. Ora si trova agli arresti domiciliari. Di lui la ragazza aveva fornito agli inquirenti anche una precisa descrizione fisica, oltre che del suo abbigliamento: anche questi aspetti hanno contribuito ad arrivare all’arresto.

La violenza si era consumata nel cuore della notte: la ragazza, che vive in provincia di Bergamo, aveva appena salutato alcune amiche al vicino Bar Divina e stava raggiungendo la sua auto a piedi, lasciata nel parcheggio di via Alberico da Rosciate. Il violentatore le si era affiancato sull’utilitaria bianca e si era offerto di darle un passaggio. Al rifiuto della giovane, era sceso e l’aveva spinta contro il cofano di un’altra auto, dove si era consumata la violenza.

Soccorsa dal personale del 118 e trasportata in ospedale, la giovane bergamasca aveva scoperto di aspettare, da alcune settimane, un bambino. La violenza non avrebbe avuto conseguenze sulla gravidanza. La ventiquattrenne era stata subito ascoltata dal personale della Squadra Mobile e dal dirigente Gianpaolo Bonafini: grazie agli elementi che ha fornito agli inquirenti, la polizia è riuscita a risalire in pochi giorni al presunto stupratore.