Bergamo: aiuti per chi ha perso il lavoro, ma solo se italiani

Pubblicato il 13 Gennaio 2010 - 16:16 OLTRE 6 MESI FA

Il centro di Villa d'Ogna

Un aiuto economico dal Comune di Villa d’Ogna, nel bergamasco, a chi ha perso il lavoro a causa della crisi economica. Un aiuto valido esclusivamente per chi vive in paese da anni e sia italiano.

L’amministrazione comunale a maggioranza leghista ha messo a disposizione un fondo di seimila euro al quale potranno accedere coloro che risiedono in paese da almeno cinque anni, con famiglia monoreddito, due figli a carico e con un reddito non superiore ai settemila euro. Stranieri esclusi. Quest’ultima clausola rischia ora di scatenare la bagarre, com’era già successo in passato a Brignano Gera d’Adda e Alzano Lombardo, per altre iniziative simili.

Il sindaco di Villa d’Ogna, Angelo Bosatelli, non vuole però sentir parlare di discriminazioni razziali: «La cifra a disposizione non è altissima, siamo un piccolo Comune – ha dichiarato al quotidiano L’Eco di Bergamo – Non escludo modifiche in futuro, ma per ora abbiamo posto alcuni paletti. Indicare la cittadinanza italiana vuole essere semplicemente un modo per aiutare in modo più diretto le famiglie storiche di Villa d’Ogna».

Si tratta dello stesso sindaco che aveva emesso un’ordinanza per proibire lo spostamento dei crocifissi dai locali pubblici, in polemica con la sentenza della Corte di Strasburgo.

I richiedenti dovranno dimostrare di aver perso il posto di lavoro per la chiusura dell’azienda o di essere in cassa integrazione a zero ore almeno da tre mesi. Il contributo del Comune sarà di 300 euro al mese per quattro mensilità, con un’aggiunta di 200 euro mensili per i nuclei con figli disabili o con genitori a carico in strutture residenziali.