Berlusconi: “Il Giornale e Libero fanno il male della mia politica”

Pubblicato il 24 Febbraio 2012 - 12:02 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi (LaPresse)

MILANO –  “Il Giornale e Libero a mio parare fanno il male della mia parte politica”. Lo ha detto Silvio Berlusconi al giudice Maria Grazia Domanico il 7 febbraio nell’ambito del processo per le intercettazioni sulla scalata Unipol, secondo stralci per verbale pubblicati dal Corriere della Sera. Berlusconi ha negato aver parlato con Maurizio Belpietro. I verbali delle dichiarazioni rese al giudice sono stati pubblicati e l’ex premier ha detto di non aver mai ascoltato l’intercettazione tra Giovanni Consorte e Piero Fassino sul caso della scalata Unipol.

Berlusconi ha detto: “Ho un ricordo molto vago. Ho ricevuto almeno una decina di persone attraverso mio fratello, ho fatto molti interventi di diplomazia commerciale”. Tra le molte persone anche Roberto Raffaelli, che in cerca di appoggi all’estero per la sua azienda ha confessato di aver portato le intercettazioni ad Arcore insieme a Fabrizio Favata, ex socio di Paolo Berlusconi.

“Escludo categoricamente di aver ascoltato una intercettazione, se qualcuno me l’avesse offerta avrei detto che non mi interessava – ha detto Berlusconi -. Venuta fuori una situazione di dichiarazioni di questo tipo alla giustizia, mio fratello mi disse che una persona aveva chiesto soldi. Io ricordo bene di avergli consigliato di denunciare questa persona”, ha concluso.