Berlusconi spiato da Usa: inchiesta su intercettazioni Nsa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Febbraio 2016 - 15:45 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi spiato da Usa: inchiesta su intercettazioni Nsa

Berlusconi spiato da Usa: inchiesta su intercettazioni Nsa

ROMA – Silvio Berlusconi sarebbe stato intercettato dalla Nsa durante la caduta del suo governo. Dopo la notizia dello spionaggio da parte dell’intelligence degli Stati Uniti la procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla vicenda della presunta intercettazione di conversazioni telefoniche nel 2011. Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme, ha commentato che l’attività di intercettazione da parte della Nsa, se vera, sarebbe inaccettabile: “Serve un urgente approfondimento”.

La vicenda inizia il 23 febbraio quando si diffonde la notizia che Berlusconi, ex presidente del consiglio, sarebbe stato intercettato nel 2011 dalla Special Collection Service (Scs), unità speciale dell’Nsa americana. Su questo caso la procura di Roma ha aperto un fascicolo con l’intestazione “atti relativi a”, ossia senza ipotesi di reato né indagati, e contiene anche una serie di articoli dedicati dalla stampa al caso. La Boschi, rispondendo al question time ad un’interrogazione di Forza Italia in merito alle intercettazioni americane, ha dichiarato:

“Per noi sarebbe inaccettabile un attività intercettiva verso un governo alleato degli Stati Uniti. Serve un urgente approfondimento”.

Il ministro Boschi ha poi aggiunto che le notizie riportate confermerebbero che in Italia è accaduto quanto già accertato con altre istituzioni e governi in Europa:

“Le notizie riportate confermerebbero quanto già noto rispetto agli interessi delle agenzie americane verso Istituzioni europee e anche  governi europei. Il punto di novità dove venissero confermate, è che erano rivolte anche a soggetti collegati al governo italiano”.

Boschi ricorda inoltre come anche

“in passato il governo in sede parlamentare aveva verificato, con nostri servizi e anche con i canali tecnici diplomatici con gli altri governi, che non erano emerse né violazioni della privacy degli italiani né era risultata compromessa la sicurezza dei vertici del governo, ma per fare chiarezza è stato convocato ieri l’ambasciatore americano”.