Tragedia nelle campagne vicino Biella dove due settantenni, un uomo e una donna, sono stati trovati morti nei boschi di Cossato. A dare l’allarme un contadino di passaggio, che ha chiamato i carabinieri. I corpi di Walter Condò e Albertina Creola erano riversi sui sedili di una Citroen di colore scuro, lungo una strada sterrata. Per i carabinieri non ci sono dubbi: si è trattato di un omicidio-suicidio, anche se per confermarlo si attendono gli esiti degli accertamenti balistici e dell’autopsia.
La dinamica dell’omicidio-suicidio di Biella
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo avrebbe sparato alla donna, con cui conviveva a Cossato, per poi togliersi la vita con la stessa pistola. “È una tragedia che scuote l’intera comunità – osserva il sindaco, Enrico Moggio – un fatto che ha profondamente sconvolto tutti”. Walter e Albertina, prosegue il primo cittadino, “erano persone estremamente riservate, che non conoscevo personalmente. Non sappiamo se avessero parenti stretti, stiamo verificando, ma la nostra vicinanza va ai familiari e agli amici”.
Ancora da stabilire i motivi del gesto
Di certo, al momento, si sa che la coppia, senza figli, viveva da sola. E proprio la solitudine, con l’avanzare dell’età e, forse, qualche problema di salute, potrebbe spiegare perché l’uomo e la donna abbiano deciso di farla finita.
Quello di oggi è il secondo omicidio-suicidio in Piemonte dall’inizio dell’anno. Lo scorso 18 gennaio, all’interno di un’auto parcheggiata in un cascinale di Strambino, nel Torinese, vennero trovati i cadaveri di Corrado Aramino, 71 anni, e Silvana Laurentuna, 64. “Non ha sofferto e non soffrirà più. Chiedo scusa”, il messaggio lasciato su un biglietto. Un gesto disperato, secondo quanto appurato dai militari dell’Arma, per mettere fine alle sofferenze della donna, malata da tempo.