Bigas Luna è morto: il regista fu ‘Leone d’argento’ a Venezia

Pubblicato il 6 Aprile 2013 - 13:56| Aggiornato il 19 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il regista e sceneggiatore spagnolo Bigas Luna è morto oggi a 67 anni.

Nato a Barcellona il 19 marzo del 1946, raggiunse la fama internazionale con ‘Prosciutto, prosciutto’ nel 1992 con cui vinse la Mostra di Venezia.

Le sue prime regie si collegano alla sua attività di designer: nel 1971 realizzò El llit. La taula (t.l. Il letto. La tavola), cortometraggio in super 8 da proiettare in sovrapposizione ad alcune diapositive.

Interessato da sempre all’arte concettuale e alle nuove tecnologie di videoripresa, espose le sue opere nella Sala Vinçon di Barcellona nel lontano 1973 filmandole, sempre in super 8, nel cortometraggio Taulas. L’anno seguente realizzò  il cortometraggio video Cadires.

Nel 1976 firmò il primo lungometraggio, Tatuaje, ispirato da un libro di Manuel Vázquez Montalbán, in cui affrontava il delicato tema  dell’incesto.

Il 1977 fu il suo ‘anno d’oro’ nel quale realizzò ben undici cortometraggi di argomento erotico: girati in16 mm, i filmatio vennero successivamente raccolti insieme in un unico video con il titolo Historias impúdicas.

L’anno seguente ha portato a termine Consol Tura, cortometraggio iniziato tre anni prima, e ha esordito  al Festival di Cannescon La chiamavano Bilbao del 1978, film cupo in cui un assassino, sessualmente ossessionato da una donna, prima la violenta e poi la uccide. Gli fa seguito Caniche (1979), in cui ha trattato il tema  della sodomia nei confronti degli animali.

La visione erotica dell’essere come unica risposta alle incomprensioni umane e la visione masonirica della vita si notò già in questi tre film, continuando con una revisione della Lolita kubriana in Lola (1986) e l’esaperazione di questi capisaldi del suo cinema nel suo capolavoro indiscusso Le età di Lulù (1990) in cui il ruolo di protagonista venne interpretato da Francesca Neri.

La fama internazionale arrivò con Prosciutto, prosciutto del 1992 con Anna Galiena, Penélope Cruz e Stefania Sandrelli. Quim Monzó ha scritto i dialoghi della pellicola.

Prosciutto, prosciutto vinse la Mostra di Venezia ed attirò attenzioni e critiche al regista spagnolo. Dopo il solare La teta y la luna del 1994 (in cui un ragazzino di nove anni viene allattato prima da una ballerina del cui seno si era innamorato, e poi dalla madre, il cui seno era stato “usurpato” dal suo neonato fratello) ed il critico e sagace Uova d’oro (1993, con Alessandro Gassman), Bigas Luna portò sul grande schermo Bambola, con Valeria Marini come protagonista del film.

Le unanimi reazioni negative suscitate dalla pellicola (in cui la protagonista viene spesso denudata e violentata) causarono un allontanamento di Bigas Luna dai set cinematografici. Dopo Volavérunt la sua ultima fatica al cinema è Son de mar, misteriosa e irrisolta storia d’amore.