Bimillenario Augusto, Mausoleo allagato FOTO. Da settembre mostre e viaggi virtuali

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Agosto 2014 - 13:58 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Bimillenario Augusto, Mausoleo allagato. Da settembre mostre e viaggi virtuali. Si rompe una tubatura ed il fossato intorno al Mausoleo di Augusto finisce allagato, proprio nel giorno di avvio delle celebrazioni per il Bimillenario della morte dell’Imperatore. Sono al lavoro i tecnici di Acea, la municipalizzata che già ieri aveva controllato lo stato delle tubature, prima dell’apertura alle visite del monumento. L’incidente rovina in partenza una celebrazione tanto importante quanto “immeritata” visto che il sito monumentale versa da anni in condizioni disastrose, assurgendo a simbolo di degrado più che la magnificenza di cui lo stesso l’imperatore è eponimo.

Nel frattempo le visite a numero chiuso si sono regolarmente svolte, grazie a una passerella provvisoria. L’acqua uscita dalla tubatura ha invaso l’intero fossato attorno al monumento. L’avvio delle celebrazioni è stato preceduto da numerose polemiche sia per lo stato di abbandono del Mausoleo, sia per il ristretto numero di visite consentite oggi. Il degrado che almeno fino a oggi ha relegato il Mausoleo tra gli itinerari cittadini (sporcizia dilagante, ricovero di fortuna per clochard, latrina a cielo aperto) stona fra l’altro con il relativo splendore dei bar e delle vetrine nella adiacente Piazza Augusto Imperatore. Uno scacco postumo per il principe che si vantava, a buon titolo, di aver trovato una Roma tutta di legno e averla restituita tutta di marmo. Per ben 79 anni, il Mausoleo è rimasto interdetto alla libera fruizione di cittadini e visitatori. Oggi possono entrarci al massimo 90 persone al giorno, divise in tre gruppi da 30.

Bimillenario Augusto, mostre e viaggi da settembre. Potranno condividere  l’emozione di entrare nelle stanze dove il princeps dormiva. Di calpestare quegli stessi mosaici, che lo ascoltarono decidere del destino dell’impero. E ancora tuffarsi nel gusto della sua epoca, tra il vezzo per l’arte egiziana e la grandiosità delle architetture che ispirò. Con 11 luoghi dedicati, due mostre, restauri, convegni, merchandising, pubblicazioni, aperture straordinarie e percorsi rinnovati, Roma riscopre l’imperatore Augusto (63 a.C.- 14 d.C.), rendendo omaggio al bimillenario della sua morte con un fitto calendario al via da settembre.

Come disse Tucidide, spiega la direttrice della soprintendenza speciali per i beni archeologici di Roma, Mariarosaria Barbera, “abbiamo scelto la definitività, il possesso per sempre, sperando di lasciare qualcosa in eredità alla città”. Un’occasione, aggiunge il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, “per dimostrare anche quanto il nostro patrimonio archeologico sia fondamentale”. Puntando “a pochi eventi ma molti interventi”, cuore dell’omaggio, realizzato in collaborazione con Electa, sarà il Palatino, luogo augusteo per eccellenza della città, dove l’imperatore nacque e che elesse a sua dimora. Qui, in un ideale viaggio nel tempo, dal 18 settembre si potrà riscoprire la collezione di un Museo Palatino completamente rinnovato.

Itinerari e calendario. A pochi metri, raddoppia il percorso la Domus di Augusto, aprendo nuovi cubicoli privati nel blocco occidentale, tra la Stanza dei festoni di pino, la Stanza delle maschere e per la prima volta, la Stanza delle prospettive, detta così proprio per quei giochi dipinti di paraste, edicole e quinte architettoniche. E si prosegue nella casa di Livia, terza amatissima moglie dell’imperatore e artefice di tanta parte della sua politica in tema di famiglia, dove sono tornati a splendere i santuari campestri dipinti nel triclinio. Nel Foro romano intanto riapre il percorso del Vico Iugario attraverso la Basilica Giulia (1 ottobre).

Alle Terme di Diocleziano torna a splendere la Natatio e il Chiostro piccolo della Certosa di Maria degli Angeli ospiterà un meticolosa ricostruzione degli Atti degli Arvali e dei Ludi Saeculares, gli antichi culti rifondati dalla politica religiosa di Augusto (24 settembre). Alle celebrazioni partecipano poi anche la Crypta Balbi, nata su un edificio augusteo; Palazzo Massimo con la mostra “I fasti e i calendari nell’antichità” (14 novembre-2 giugno); Palazzo Altemps, ricordando con un convegno quanto il bimillenario di Augusto, l’uomo che in qualche modo per primo creò l’idea di Europa, coincide anche con il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea (17 settembre).

Nel Suburbio, ecco la Piramide Cestia a raccontare il gusto dell’epoca per la moda egizia. A Prima Porta, l’Antiquarium della Villa di Livia (12 settembre) con il ripristino del famoso lauretum. E poi il Mausoleo di Cecilia Metella sull’Appia antica, realizzato sul modello del grande assente di queste celebrazioni: il Mausoleo di Augusto, chiuso, perché ancora in attesa di restauro dal Comune. “Abbiamo scelto di restituire alla città un patrimonio da troppo tempo malmesso o sottratto alla comunità – spiega la Barbera – Ovunque abbiamo fatto della fruizione la nostra bandiera, dai percorsi per chi ha difficoltà motorie (con ascensori e 2 chilometri agibili dall’Arco di Tito alla Curia) alla multimedialità e poi 290 nuovi pannelli, una card annuale e la nuova Forum App, con informazioni storiche e logistiche”. I costi? “Una cifra complessiva non c’è – risponde la Barbera -. Un milione di euro per i restauri delle Domus di Augusto e Livia, 400 mila per il Museo Palatino e 450 mila per la Basilica Giulia”.

Le foto del Mausoleo allagato (LaPresse)