Biotestamento: il voto slitta ad aprile, ancora divergenze nella maggioranza

Pubblicato il 2 Marzo 2011 - 22:53 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Slitterà ad aprile il voto definitivo sul testamento biologico. La decisone è stata presa dalla conferenza dei capigruppo della Camera, preceduta da una lunga riunione dei deputati della maggioranza dove sono emerse, hanno detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e quello dell’istruzione Mariastella Gelmini, “sfumature” di divergenza su alcuni punti del disegno di legge.

La discussione generale sarà comunque avviata a partire dal 7 marzo ed è questo che non piace all’opposizione, dove il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha rivolto “ai più responsabili del centrodestra un invito a fermarsi a riflettere e a sospendere la discussione perchè è un tema troppo delicato per la vita degli italiani per risolverlo con norme troppo intrusive”.

Uno dei nodi fondamentali della legge è quello dell’ultima parola riconosciuta ai medici anche in caso di presenza di un biotestamento. In sostanza non ci sarebbe obbligo di riconoscimento delle volontà del paziente. “Diamo fiducia ai medici”, ha commentato in proposito il ministro della salute Ferruccio Fazio.

“Il mio reale auspicio – ha detto il ministro – e mi sembra che si stia andando in questa direzione, è di lasciare al medico la possibilità di fare il medico, perchè da medico devo ricordare che i nostri specialisti non solo sono bravi e coscienziosi ma hanno anche tantissima umanità”.

Di parere completamente opposto un altro medico che in passato ha ricoperto lo stesso incarico di Fazio: l’oncologo ed ex ministro della Salute Umberto Veronesi: “Non spetta al medico l’ultima parola in fatto di testamento biologico”.