Bitonto, bambino regala un disegno a polizia e carabinieri dopo la sparatoria: “Grazie del vostro aiuto”

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Gennaio 2018 - 18:00 OLTRE 6 MESI FA
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Bitonto, bambino regala un disegno a polizia e carabinieri dopo la sparatoria: “Grazie del vostro aiuto”

BITONTO (BARI) – Dopo gli spari e una vittima, un bimbo regala un disegno a poliziotti e carabinieri che indagano: “Grazie che ci aiutate”. Il gesto è stato compiuto a Bitonto (Bari) mentre oltre 100 uomini, tra carabinieri e polizia, mettevano a soqquadro la zona ex 167 in seguito alle sparatorie avvenute il 30 dicembre e culminate con l’omicidio di Anna Rosa Tarantino.

Proprio mentre i carabinieri recuperavano, dietro ad un muro di cartongesso nel salone dell’abitazione di un uomo, quattro telecamere, due orientate su via Pertini e le altre due su via Spadolini, collegate a uno schermo al plasma da 55 pollici, un bambino si è avvicinato ai militari dell’Arma donando loro un disegno in cui erano ritratte un’auto della polizia e una vettura dei carabinieri.

Un gesto fatto in segno di riconoscenza, con tanto di dedica e ringraziamento agli uomini delle forze dell’ordine. “Grazie polizia e carabinieri che ci aiutate – ha scritto il bimbo – vi ringrazio del vostro lavoro Che Dio vi benedica”.

I carabinieri hanno, inoltre, sequestrato un Dvr, in grado di controllare in modo abusivo le telecamere murate su quattro distinti angoli del terrazzo dell’edificio, una canalina di plastica, realizzata ad hoc, per alimentare i congegni di ripresa e circa 50 metri di cavo impiegati per realizzare l’impianto che controllava la piazza di spaccio.

Sequestrate anche altre apparecchiature di videoripresa in via Corte Pietrogianni, nel centro storico, all’interno di un locale al primo piano di una palazzina abbandonata. Qui sono stati sequestrati un monitor da 16 pollici, un Dvr, due bobine di cavo elettronico lungo circa 300 metri, un trasformatore, due scanner con antenna e sei microtelecamere. All’interno del locale, in un armadio, sono state trovate centinaia di bustine in cellophane per confezionare droga e un’agenda utilizzata per la gestione dell’attività di spaccio.